Quest'anno avevo fatto troppi corsi di specializzazione all'università, ai master, ai corsi di specializzazione e partecipando a steering comitee di società molto avanzate. Anche i progetti su cui ho lavorato quest'anno erano molto sofisticati e alla portata di poche realtà. (Di alcuni progetti, purtroppo non ne posso parlare, per motivi di riservatezza.)
Lavorare su progetti molto avanzati è entusiasmante, ma ti fa anche perdere il senso della realtà.Solo recentemente sono tornato ad organizzare progetti di formazione per le piccole e medie imprese, che avevo abbandonato, da quando ho iniziato circa quattro anni fa ad occuparmi di progetti legati all'interattività in televisione.
L'Italia è fatta soprattutto di piccole e medie imprese che hanno bisogno di supporto per la loro comunicazione digitale, per questo ora sto scrivendo da un Hotel di Padova, dove domani e dopodomani terrò un seminario, mentre stamattina ero a Verona per tenere un corso tematico. Prossimamente mi sposterò nuovamente su Roma e infine a Milano per altri corsi.
Questo tipo di progetti di formazione non sono certamente remunerativi sul piano economico, ma li porto avanti con passione ed impegno, come fanno tanti altri miei colleghi, perchè la soddisfazione professionale non è solo legata al successo economico, ma anche all'utilità dei progetti a cui si lavora. Ne sono assolutamente convinto e cerco di mettere questo principio in pratica.
Ho lungamente riflettuto sulle reazioni alla mia presentazione al BarCamp e a quella di Marco sulle libertà digitali, nessuna osservazione sui contenuti, ma solo sulla forma, la cosa mi ha francamente un po' stupito. Ho provato a lanciare pacamente un segnale, cercando di capire se i blogger siano in Italia un movimento e se un qualsiasi progetto possa partire dalla blogosfera. Esiste un reale problema di inadeguatezza dell'attuale classe dirigente, nella politica, nel mondo delle imprese, nelle aule dei tribunali e tra chi ha il compito di legiferare sui temi legati al digitale, mi sono dunque chiesto: cosa possiamo fare insieme? C'è qualcosa che si può portare avanti concretamente, affinchè il
BarCamp sia non solo uno spazio di discussione ma che possa dar vita a progetti anche se piccoli e circoscritti?
E' possibile che lo spirito, l'energia, la vitalità, l'entusiasmo, le intelligenze dei partecipanti al BarCamp si debba esaurire in rete? Non si può portare qualcosa fuori?Non so se le mie conclusioni sono esatte, ma mi sono convinto che la
blogosfera italiana sia un insieme di individui e non un movimento. Ne prendo atto, per carità non c'è nulla di male. Ognuno nel suo piccolo contribuisce come può secondo capacità ed impegno, ma mi sembra non ci sia spazio per progetti collettivi, almeno non ora. Forse perchè ci sono troppe teste pensanti con idee diverse, forse perchè prevale l'ego, non lo so perchè. O forse perchè i tempi non sono ancora maturi.
La domanda corretta, non è "e tu cosa fai", ma "noi cosa potremo fare delle nostre potenzialità?Non posso e non voglio cambiare il mondo, la mia missione è piccola e forse irrilevante.
Voglio rendere il marketing più usabile. Voglio poter dimostrare alle aziende che business ed etica non sono antitetici e che la comunicazione sui mezzi digitali rende questi problemi più attuali che mai, perchè quando si dice che i mercati sono conversazioni, non è un modo di dire. E' realmente così.Sento un forte disagio, come uomo di marketing so che stiamo andando nella direzione sbagliata. Abbiamo bisogno di lavorare su un concetto di sviluppo economico e su una comunicazione sostenibile. I nostri pensieri determinano le nostre azioni e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
L'idea del "pensiero digitale", non la troveremo nei libri, è solo una metafora e nemmeno particolarmente efficace. Sono spaventato dal ritmo dello sviluppo tecnologico e da un'assoluta mancanza di riflessione sulle conseguenze della diffusione del digitale nella nostra vita di tutti i giorni. (Come stiamo affrontando questa transizione al digitale?)
Ci ho pensato bene e farò qualche progetto come ho già fatto in passato, non so ancora cosa e non so nemmeno quali effetti avrà. Ne parlerò qui sul blog, sicuramente non sarà una presentazione in powerpoint.