giovedì, maggio 13, 2010

La crisi del Social Media Consultant 


Ogni qualvolta nasce un nuovo fenomeno legato al mondo della comunicazione digitale accade puntualmente che si presentano sul mercato nuovie professionalità talvolta reali, talvolta improvvisate, che propongono nuovi servizi di consulenza.

Negli ultimi anni abbiamo visto nascere i consulenti di Web Marketing, di Search Engine Marketing e più recentemente gli esperti di Social Media Marketing.

In circa un decennio, l'expertise legate al Web Marketing, con particolare riferimento al Search Engine Marketing SEO/SEM sono diventate sempre più specifiche, creando una forte selezione sul mercato. Gli esperti di questa recente disciplina oggi si aggiornano costantemente anche attraverso frequenti corsi di aggiornamento e la frequentazione di convegni internazionali.

Nel tempo le diverse professioni legate al Web hanno assunto connotazioni sempre più precise. Usabilità, Web Design, Content Planning, IT e via discorrendo.

Negli ultimi anni si sono proposti sul mercato una nuova generazione di consulenti, gli esperti di Social Media Marketing, che in virtù della loro conoscenza delle piattaforme del Web Sociale hanno iniziato a formare le aziende sul marketing conversazionale.

A distanza di pochissimo tempo il mercato sta già operando una nuova selezione, mettendo in crisi il consulente generico di Social Media, che vanta un'expertise meramente tecnologica, il cosidetto provider di piattaforme social, richiedendo invece nuove tipologie di professionalità:
  • gli esperti in grado di creare contenuti specifici per il web in precisi ambiti
  • gli esperti in grado di attivare e gestire comunità molto specifiche
  • gli esperti focalizzati sulla gestione delle relazioni (online pr)
  • gli esperti in grado di misurare la brand reputation
I Social Media hanno basse barriere all'entrata e alte barriere al successo, ecco che la competenza tecnologica diventa un prerequisito, ma non una condizione sufficiente per fare il consulente di Social Media Marketing con successo.

Nei prossimi anni, le società richiederanno soprattutto competenze specifiche sui mercati verticali e i consulenti generalisti che non saranno stati in grado di focalizzarsi su ambiti ben precisi entreranno presto in crisi o diventeranno fornitori nell'ambito di progetti più ampi.

8 Comments:

Blogger Stanton said...

La mia impressione è che la parte preponderante di questa professione risieda già nei 4 punti che hai elencato. Le competenze tecniche, considerata anche la continua evoluzione delle piattaforme, sono un semplice strumento per l'ottimizzazione del contenuto...e del doman non c'è certezza! :)

15/5/10 18:43  
Anonymous max said...

Più che di una crisi penso siamo nella fase di costruzione di un impianto professionale. Tantissimi improvvisano - sia singoli che agenzie - pochi cercano di comprendere quale debba essere il bagaglio professionale (e culturale, e formativo, ed esperienziale) di questa figura. Di strada da fare ce n'è davvero tanta. Post e discussioni come questo aiutano. :-)

23/5/10 20:19  
Anonymous alastio said...

Ci si muove su un terreno tutto da esplorare.

Se consideriamo che internet (ampliando lo sguardo al mezzo) è di per sé una "nuova" piattaforma ancora embrionale e per niente satura, possiamo solo provare ad immaginare quali professioni nasceranno in futuro. Intanto c'è il Far West, ognuno è cowboy di se stesso alla ricerca di una piccola zolla di terra su cui fondare la propria città.

Prima o poi finirà questo periodo. Vedendo il fermento attorno ad alcune università e ad alcune strutture d'eccellenza posso affermare che la volontà di analizzare e offrire nuovi modelli c'è. Finché il far west non viene capito in pieno non si possono definire professioni canoniche ma provare di volta in volta a riorganizzarsi alla luce degli eventi.

Trovo tutto questo molto stimolante :)

15/6/10 08:30  
Anonymous doctor brand said...

parole sante maurizio.

in giro vedo molta improvvisazione e purtroppo i risultati lo dimostrano..."famolo social" ragazzi non funziona, serve professionalità!

30/6/10 11:02  
Blogger Simone Favaro said...

Personalmente ritengo che sia perdente "specializzarsi" come consulente verticale, specie quando si parla di marketing. Se si diventa specialista in un "verticale" allora si dovrà sempre essere una parte del progetto.
Io spero che le aziende non si lascino più abbindolare da chi professa che il social media marketing possa essere gestito dal marketing marketing tradizionale. Mi rattristo nel pensare che tutti stiamo parlando di professioni specialistiche ma nessuno si occupa di rivedere le qualifiche del Direttore Marketing alle cui direttive gli specialisti dovrebbero rifarsi. Un Direttore Marketing non preparato è la manna dal cielo di tutti i consulenti: gli fai fare e spendere quello che vuoi... o no? (provocazione :-))

5/9/10 16:31  
Anonymous muhasebe programı said...

Thanks for sharing!

14/4/12 08:06  
Anonymous Gabriele said...

Se non sei esperto di tutte le piattaforme non puoi nemmeno immaginare di essere un esperto di qualche "nuova piattaforma", perché nascono così in fretta che non viene nemmeno a sapere della loro esistenza. Poi le tecniche sono sempre le stesse, cambiano i target e l'utenza.

22/10/12 22:26  
Anonymous cerco said...

come accaduto con altre anche sul social marketing e company si è creato un grande casino dovuto al fatto che tutti si sono inprovisati esperti di queste materia creando solo caos e poca credibilità in questa nuova professione. complimenti per l'articolo ..

25/5/14 11:23  

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