Aprite le finestre
Per il primo Congresso dei Freelance della Comunicazione dell'Adci, che avrà luogo a Milano il 3 ottobre, questo invito ha fatto molto discutere i "grandi nomi della pubblicità italiana".
Questi alcuni commenti negativi:
Di una bruttezza patibolare"
Andrea Concato
"Miiiiiiiiiiii che palle."
Enrico Carazzato
"Qui siamo di fronte a una sorta di sigla Rai anni '70."
Till Neuburg
"E' talmente brutto..."
Pasquale Barbella
"Non piace neanche a me. Sorry."
Gianguido Saveri
"Vi consiglio piuttosto di fare un giro o una biciclettata al parco"
Francesco Rizzi
"Non sto a dire se sia bello o brutto, comunque segnala che i creativi freelance sono attenti a quel che succede in giro."
Erica Pontalti
"Non è detto però che si debba cavalcare quell'onda, che poi non è così rivoluzionaria dal punto di vista del linguaggio visivo. Si capisce che sono fra quelli che l'hanno trovato brutto?"
Daniela Salina
"l'ho visto, è bellissimo."
Paquale Diaferia
"Molto carino"
Gianni Lombardi
Si può essere vecchi a quarant'anni.
2 Comments:
Conoscendoti posso immaginare che tu in fin dei conti su questo invito non abbia espresso la tua opinione apposta. A me sinceramente inquieta un po'. Anche se le parole chiave sono quelle che veramente interessano i moltissimi free lance. E' quello di cui si parla sempre con i più giovani. Il codice visivo e il riconoscitore vocale che racconta mi sembrano due scelte discutibilissime. A me non piace.
Lorenzo, la mia valutazione non è a livello estetico, sto infatti facendo un discorso più ampio. Nello specifico. Si tratta di una citazione che riprende una serie di video che sono andati per la maggiore su YouTube. Mi piace l'idea che invece di progettare il solito spot, l'autore dell'invito abbia deciso di inserisi nella "conversazione" utilizzando un linguaggio "condiviso" la reputo una sperimentazione interessante.
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