mercoledì, aprile 04, 2007

Crisi dell'attenzione? 



Crisi dell'attenzione? La pubblicità trova nuove strade si intrufola nei luoghi meno aspettati, ed il device è uno specchio. Nuove strategie o ripieghi?

5 Comments:

Blogger Unknown said...

Che tristezza :-(

4/4/07 20:33  
Anonymous Anonimo said...

Penso che esista già un mercato inespresso dell'attenzione.
Io sarei disponibile a pagare in anticipo il tempo dei miei clienti (soprattutto in un modello farming) affinchè mi ascoltino.
E magari anche a pagare un premio aggiuntivo se ascoltano solo me.

5/4/07 10:52  
Blogger Maurizio Goetz said...

Guido quello che dici è molto interessante, ma sarebbe anche utile riflettere sulle conseguenze. Oramai il problema non è solo quello di farsi ascoltare (vedi crisi della new economy), ma di trasformare l'attenzione in valore (azioni, cambiamento di atteggiamenti, risultati). E' questo il passaggio più difficile.

5/4/07 10:58  
Anonymous Anonimo said...

Maurizio, vero.
Quando scrivi valore immagino tu intenda valore per il cliente.
La mia esperienza (mercato B2B) é che il cliente che ascolta (dedica attenzione) poi fa. Già il fare (anche imperfetto) rispetto al tergiversare (non fare) é una creazione di valore per il cliente (tra l'altro secondo me misurabilissimo). Non sono particolarmente affezionato al tema, la vostra iniziativa sul Ritalia.it mi pare una conferma della tesi.

6/4/07 11:10  
Blogger Maurizio Goetz said...

Guido, facciamo una cosa. Se andrà a finire che non si combina nulla io lo ammetterò, ma se invece si riuscirà a produrre qualcosa di buono, tu dovrai tornare sui tuoi passi.

6/4/07 11:17  

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