RitaliaCamp: un'analisi a freddo
- Un progetto volto a rivedere i criteri per la promozione digitale dell’Italia come meta turistica
- Un progetto volto ad osservare la nuova geografia della blogosfera
- Un progetto volto ad analizzare il processo organizzativo di RitaliaCamp e a verificare se può risultare interessante per altri progetti futuri portati avanti anche da altre persone
Il progetto Ritalia deve essere inteso come una grande sfida. E’ un progetto che potrebbe contribuire a fare un piccolo passo verso il cambiamento culturale nel nostro Paese oppure morire di inerzia. L’ultimo comunicato stampa esprime questa consapevolezza in modo molto chiaro così concludendo: “una cosa è certa, questo come non mai è il momento nel quale il “popolo del web” dovrà dimostrare la propria volontà di dar voce alle proprie idee, lamentele ed ispirazioni. Nel caso i ritaliani non compiano i passi descritti la stesura del progetto non potrà essere realizzata, e quindi Ritalia si fermerà!
Qui arriviamo al secondo progetto, che si propone di osservare idealmente la nuova geografia della blogosfera, sempre più diversificata. Possiamo infatti scrutare tante blogosfere, ad esempio una più intimista e più ludica, che ama riflettere su se stessa, conversare e vivere momenti di socialità, un’altra che desidera anche rimboccarsi le maniche e proporre progetti di cambiamento. A RitaliaCamp hanno partecipato tante persone, ma sono soprattutto quelle che si identificano con la “seconda blogosfera” che ora si stringeranno attorno al progetto Ritalia anche se non hanno partecipato all’evento RitaliaCamp.
Infine, un effetto collaterale di RitaliaCamp potrebbe anche essere la germinazione di nuovi progetti che saranno in grado di raccogliere le migliori idee da RitaliaCamp, ma anche di analizzare gli errori fatti e che forse riusciranno ancora meglio di RitaliaCamp a convogliare le grandi energie creative presenti in rete verso nuove sfide.
1 Comments:
Hai espresso perfettamente quello che in molti abbiamo notato sul finire della giornata.
Sei stato anche molto diplomatico, ammettiamolo. ;-)
Spero che la voglia di fare che trasmettevano i molti interventi sfoci in qualcosa di concreto perché se così non fosse, la blogesfera perderebbe decisamente in credibilità e attendibilità.
Tutte chiacchiere e distintivo insomma!
La contrapposizione tra chi parla e chi fa è qualcosa che mi auguro scompaia presto, ma se così non fosse, mi piacerebbe far parte degli "operatori" per questo, proprio con questo commento, ri-confermo e ri-sottoscrivo la mia partecipazione.
Tengo moltissimo alla credibilità della mia "comunità" e credo nella tecnologia più umana che ho provato finora sulla Rete, quindi ce la metterò tutta.
se vorremo poi pure creare una sezione collaterale con ulteriori progetti; beh che ben venga. Magari poi potremo (o potranno) pure cercare finanziamenti e tecnologie fuori da Ritalia.
Non ci sarebbe nulla di male, ma per favore, zoccolo duro, lavoriamo!
:-)
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