Il cambio di paradigma
Oramai tutti concordano con il fatto che la pubblicità non si debba fermare al livello dell'attenzione, oggi vera risorsa scarsa.Basta andare "in giro" per la rete per riuscire a trovare centinaia di documenti sull'importanza del coinvolgimento degli utenti e sul loro ruolo attivo nel processo di comunicazione.
La realtà dei fatti è che le campagne di comunicazione sono ancora organizzate a compartimenti stagni (on line- offline, comunicazione istituzionale- comunicazione di prodotto, promozioni, eventi...), in cui in pochissimi casi si può riscontrare una visione di insieme ed un approccio realmente olistico.
Il primo passo forse è quello di chiarirci sui concetti base.
Cosa vuol dire coinvolgere l'utente?
In prossimi post, mi piacerebbe fare qualche riflessione sull'argomento, ma sono sicuro che anche voi avete qualche idea in merito, vero?
L'immagine è di James Harris Gallery
La realtà dei fatti è che le campagne di comunicazione sono ancora organizzate a compartimenti stagni (on line- offline, comunicazione istituzionale- comunicazione di prodotto, promozioni, eventi...), in cui in pochissimi casi si può riscontrare una visione di insieme ed un approccio realmente olistico.
Il primo passo forse è quello di chiarirci sui concetti base.
Cosa vuol dire coinvolgere l'utente?
In prossimi post, mi piacerebbe fare qualche riflessione sull'argomento, ma sono sicuro che anche voi avete qualche idea in merito, vero?
L'immagine è di James Harris Gallery
posted by Maurizio Goetz at giovedì, giugno 29, 2006
2 Comments:
Si è sempre parlato di attenzione perche andava presa con la forza, oggi si è capito che con la forza non si ottiene nulla. E, finalmente si parla di coinvolgimento, coinvolgere è un verbo interessante perche per coinvolgere qualcuno un po ti devi mettere nei suoi panni e il coinvolgimento non puo essere unidirezionale come la ricerca dell'attenzione, in qualche modo rubata.
Coinvolgere il cliente...semplice a dirsi più complesso a farsi? Forse.
Molto probabilmente basta "semplicemente" focalizzarsi su due punti: 1) parlare la lingua del cliente (a seconda del target) 2)andare lì dove il cliente vive, lavora, si interpreta e non aspettare che il cliente arrivi...perchè se lo aspettiamo (atteggiamento passivo) molto probabilmente lui non ci sarà piu'
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