La pubblicità secondo me
Leggo regolarmente riviste di pubblicità e collaboro con alcune di esse e mi capita di osservare che la critica e autocritica che gli operatori della comunicazione fanno al mondo della pubblicità riguardi quasi esclusivamente il tema della creatività.
Per carità, la creatività è un fattore fondamentale in comunicazione, ma non vorrei che fungesse da alibi per non rimettere in discussione i modelli pubblicitari, soprattutto quelli televisivi che sono entrati in crisi.
La pubblicità oggi è spesso autoreferenziale, si preoccupa giustamente dei prodotti che promuove, ma troppo spesso trascura i suoi destinatari. Il tema è complesso è non posso affrontarlo in un post; riguarda a mio parere diversi aspetti, ne cito ora solo tre:
> la funzione della pubblicità
> i modelli di comunicazione ed i linguaggi
> le tecniche di segmentazione e di pianificazione media
Credo che nell'era digitale la funzione della pubblicità non sia più quella di vendere un prodotto o servizio, ma se l'attenzione si è spostata sul destinatario, tale funzione diviene, facilitare il processo di scelta, di acquisto e di uso di un prodotto o servizio, ma soprattutto di costruire tra un brand ed i suoi pubblici una relazione di mutua fiducia basata sulla fiducia.
I modelli di comunicazione ed i linguaggi devono essere più flessibili ed adeguati in funzione dei pubblici a cui ci si vuole rivolgere
Le tecniche di segmentazione e di pianificazione media, devono guidare il processo creativo, individuare i segmenti di utenza di interesse, analizzare i loro comportamenti anche di fruizione dei media e costruire messaggi rilevanti in funzione dei singoli pubblici.
Cercherò di approfondire il mio pensiero in successivi post.
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