Indietro sarai tu
Non è istruttivo leggere dati ufficiali sullo stato dell'innovazione in Italia sul fronte del digitale, sono dati medi e poco utili a delineare la situazione nel nostro Paese.
Le varie ricerche, fotografano un Paese costantemente indietro su tutti i fronti, ma la realtà è ben diversa.
La cosa grave è che c'è una grande spaccatura tra aziende innovative e aziende in forte ritardo, ma anche nella distribuzione (in termini di diffusione) delle competenze digitali nelle aziende, nelle Università e nelle organizzazioni pubbliche.
E' questo terrificante disallineamento la cosa più problematica. E' difficile creare programmi di intervento generalizzati, perché tra gli studenti di uno stesso corso universitario, tra i dipendenti di un'azienda a tutti i livelli, le differenze sono abissali.
Progettare ad esempio programmi di formazione risulta molto complesso, i programmi risulteranno per qualcuno troppo avanzati e per altri invece non sufficientemente adeguati.
Continuare ad insistere su quanto siamo indietro, non rende giustizia a quelle persone che credono nella formazione permanente, che investono a loro spese, nell'acquisto di libri, frequentazione di seminari e che purtroppo si trovano ad operare in contesti che non li valorizzano.
Attenzione ai dati medi, non significano più nulla.
Credits per l'immagine.
Le varie ricerche, fotografano un Paese costantemente indietro su tutti i fronti, ma la realtà è ben diversa.
La cosa grave è che c'è una grande spaccatura tra aziende innovative e aziende in forte ritardo, ma anche nella distribuzione (in termini di diffusione) delle competenze digitali nelle aziende, nelle Università e nelle organizzazioni pubbliche.
E' questo terrificante disallineamento la cosa più problematica. E' difficile creare programmi di intervento generalizzati, perché tra gli studenti di uno stesso corso universitario, tra i dipendenti di un'azienda a tutti i livelli, le differenze sono abissali.
Progettare ad esempio programmi di formazione risulta molto complesso, i programmi risulteranno per qualcuno troppo avanzati e per altri invece non sufficientemente adeguati.
Continuare ad insistere su quanto siamo indietro, non rende giustizia a quelle persone che credono nella formazione permanente, che investono a loro spese, nell'acquisto di libri, frequentazione di seminari e che purtroppo si trovano ad operare in contesti che non li valorizzano.
Attenzione ai dati medi, non significano più nulla.
Credits per l'immagine.
2 Comments:
Ahimè, quanto mi trovi d'accordo...
ma non è forse questo il crudele destino di tutte le avanguardie che si rispettino?
in questo paese la cultura di matrice ecclesiastica ha ucciso qualsiasi forma di darwinismo. con parole mie: non siamo abituati alla competizione.
Posta un commento
<< Home