domenica, maggio 11, 2008

Apprendimenti collettivi 


No non è la stessa cosa. Leggi i testi fondamentali: Pierre Levy, De Kerckove, Rheingold.., ma è molto diverso vivere in prima persona l'esperienza dell'intelligenza delle folle.

E' un po' come riguardare le foto dei figli che crescono, rivivi i momenti più importanti della vita vissuta insieme ed è bellissimo.

E' altrettanto bello rileggere vecchi post dei blog che segui con regolarità, ma non sequenzialmente. La cosa più affascinante è seguire la vita di un'idea, vedere come prende corpo, come grazie al contributo dei commenti un pensiero postato per caso si sviluppa e come l'intelligenza collettiva cresce.

E' come vedere l'erba che ti cresce sotto i piedi e lo senti il profumo quando viene tagliata ed inaffiata.

Poi torni sul tuo blog e rileggi i tuoi vecchi pensieri e ti sembra di rivedere il tuo primo compito delle elementari e provi un senso di imbarazzo, ma anche di orgoglio, perchè tu sei cresciuto e gli altri con te e ti viene la voglia di dire grazie.

L'immagine è di aussiegall

2 Comments:

Blogger gianandrea said...

Maurizio, questo dell'apprendimento collettivo e della condivisione è un tema che mi sembra non completamente compreso dalla blogosfera italiana.
Non la frequento molto e spero di non dire una stupidaggine, ma ho la netta sensazione di un pollaio, tipicamente italico. In un post sul mio blog, ho scritto tre giorni fa del disincanto che mi prende quando eventi che dovrebbero essere di condivisione vengono visti con il classico "io c'ero e tu no".
Mentre, nella mia blogosfera di riferimento, vedo una capacità di condividere e di supporto comune straordinaria. Non è tutto ora quello che luccica, ma credo che uno sforzo in più si potrebbe fare in questo paese. grazie dello spazio.

12/5/08 10:00  
Blogger Maurizio Goetz said...

Si Gianandrea avevo letto il tuo post e sono d'accordo, ma è difficile cambiare le teste.

12/5/08 20:06  

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