martedì, aprile 08, 2008

Pietre in faccia prenderai 


Ricordo che il primo disco a 45 giri che ho ascoltato fino a consumarlo si intitolava "Pietre". E' stato portato al successo da Gian Pieretti e da Antoine, al festival di Sanremo del 1967 (questo rivela parzialmente la mia età).

Ricordo di aver cantato a piena voce la parte centrale del ritornello: "qualunque cosa fai, dovunque te ne vai, sempre pietre in faccia prenderai".

Avevo completamente dimenticato questo brano fino ad oggi, quando ho letto in rete poche ma decise critiche poleniche all'annuncio che la RAI trasmetterà in alta definizione le partite degli Europei di calcio sul digitale terrestre.

Invece di accogliere con entusiasmo la notizia, la "blogosfera caciarona" crea ad arte una polemica del tutto fuori luogo.

Non c'è dubbio che la maggior parte dei decoder in commercio non sia abilitata alla ricezione del segnale in alta definizione. E' altrettanto vero che il contributo statale degli anni passati abbia finanziato decoder già obsoleti e che l'operazione era sicuramente discutibile da tutti i punti di vista, ma cosa c'entra tutto questo con l'operazione della RAI.

La RAI solitamente criticata per essere indietro, una volta tanto quando cerca di promuovere l'innovazione in modo da dare un impulso al mercato, ottiene altre critiche.

E' un'operazione a mio avviso molto intelligente, perchè da un segnale forte al mercato (dei broadcaster, dei produttori di tecnologia e ai content provider). Non ha poi così importanza a mio avviso se non tutti potranno vedere le partite in alta definizione, ma da qualche parte bisogna pur incominciare.

Ho sempre ritenuto che la blogosfera possa costituire un importante ruolo per dare risalto alle voci critiche, per amplificare la segnalazione di notizie che non trovano spazio nei media mainstream, ma da tempo ho smesso di seguire chi fa della polemica sterile e gratuita l'occasione per l'autopromozione e per gratificare il proprio ego.

Se si vuole promuovere il cambiamento, non è giusto criticare a priori, chi ci mette del proprio, chi rischia e chi investe.

Ognuno è libero di fare del proprio blog, ciò che vuole, parlando dei propri orgasmi, della scorrevolezza dei rinoceronti o mostrando a tutti il colore delle sue mutande o lanciando giochi piramidali e ci mancherebbe altro, sono pezzi di blogosfera che hanno tutto il diritto di esprimersi nel modo che vogliono.

Ognuno è anche libero di criticare chiunque, possibilmente in modo civile e non offensivo, evitando di mancare rispetto ma si non si può aspettare che tutti siano sempre d'accordo.

A me la blogosfera polemica e antagonista non piace, ma nessuno mi obbliga a frequentarla. Ho però la facolta di dissociarmi dagli attacchi ingiustificati, spesso immotivati e privi di ogni fondamento ai danni di chi cerca di fare innovazione anche facendo degli errori, alle diverse iniziative che cercano di promuovere il cambiamento, ai nuovi imprenditori che cercano di farsi strada anche grazie al web.

Beh, vedete di piantarla, perchè queste persone di talento sono stufe di prendersi pietre in faccia.

1 Comments:

Blogger Unknown said...

Come non essere d'accordo? Con tutto il male che si può dire del servizio pubblico (e ce ne sarebbe montagne), una volta tanto sono stati bravi a cogliere l'opportunità...

Alex

8/4/08 12:58  

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