Il futuro del turismo (terza parte)
Proseguo la relazione sul convegno a Napoli alla Borsa Mediterranea del Turismo (qui la prima e la seconda parte del post), per introdurre dopo l'apertura di Manuela Bolchini sui temi della sostenibilità e della responsabilità nel turismo, il mio intervento incentrato sul concetto di "viaggiatore sofisticato".
Nella mia accezione, il viaggiatore sofisticato non è un turista che utilizza necessariamente strutture ricettive di lusso, ma un viaggiatore consapevole che sceglie con grande cura, la destinazione dei suoi viaggi, che valuta in modo oculato le diverse alternative e che utlizza gli strumenti della rete per informarsi, per scegliere, per organizzarsi, per condividere esperienze, per diffondere contenuti, per valutare attraverso processi di rating i diversi servizi turistici di cui ha avuto modo di fruire e quindi per vivere il viaggio in modo attivo, maturo e consapevole.
Nella mia accezione, il viaggiatore sofisticato non è un turista che utilizza necessariamente strutture ricettive di lusso, ma un viaggiatore consapevole che sceglie con grande cura, la destinazione dei suoi viaggi, che valuta in modo oculato le diverse alternative e che utlizza gli strumenti della rete per informarsi, per scegliere, per organizzarsi, per condividere esperienze, per diffondere contenuti, per valutare attraverso processi di rating i diversi servizi turistici di cui ha avuto modo di fruire e quindi per vivere il viaggio in modo attivo, maturo e consapevole.
Non concentriamoci troppo sulle tecnologie perchè, quando anche usiamo convenzionalmente il termine (da molti contestato) di web 2.0, non abbiamo comunque a che fare con una discontinuità di tipo tecnologico, quanto con una serie di pratiche sociali facilitate da nuovi strumenti che consentono alle persone di partecipare al processo di "produzione, aggregazione e commercializzazione dell'offerta turistica".
Ho voluto lanciare agli operatori turistici un invito a parlare la lingua dei clienti, a diventare utenti e di prendere parte alle conversazioni in rete, al fine di costruire i prodotti intorno alle persone, valorizzando anche il ruolo delle comunità ospitanti, prima, durante e dopo il viaggio.
Ho voluto lanciare agli operatori turistici un invito a parlare la lingua dei clienti, a diventare utenti e di prendere parte alle conversazioni in rete, al fine di costruire i prodotti intorno alle persone, valorizzando anche il ruolo delle comunità ospitanti, prima, durante e dopo il viaggio.
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