domenica, aprile 06, 2008

Il futuro del turismo (prima parte) 



Siamo ritornati dalla Borsa Mediterranea del Turismo, stanchi ma molto soddisfatti.
Eravamo stati invitati per offrire una nostra visione sul futuro del turismo.

Manuela Bolchini ed io abbiamo parlato di turismo sostenibile e tecnologie digitali e l'interesse da parte del pubblico è stato molto elevato.

E' molto difficile ipotizzare gli scenari futuri per lo sviluppo del turismo. Una cosa è certa, il futuro dell'industria del turismo dipenderà dalle scelte che verranno prese oggi.

Al convegno abbiamo voluto sottolineare 3 cose:
  1. il turismo del futuro non potrà che essere sostenibile e responsabile
  2. l'offerta turistica dovrà essere sempre di più costruita intorno ai clienti e ai territori
  3. il ruolo dei clienti e delle "comunità ospitanti" sarà sempre più importante anche grazie allo sviluppo e alla diffusione di nuove tecnologie digitali collaborative, anche se le tecnologie non potranno MAI sostituire il "fattore umano".
In prossimi post, vorrei affrontare meglio la relazione tra turismo sostenibile e responsabile e nuove tecnologie digitali, diffondendo l'intervento di Manuela ed il mio, in modo da favorire il dibattito anche per dare una risposta ad Elisa che mi ha sollecitato ad approfondire l'argomento, ma anche parzialmente a Luigi Bertuzzi, che sottolinea la centralità della persona nello sviluppo econonico (il tema della sostenibilità è troppo ampio, mi limiterò a fare qualche riflessione sul turismo sostenibile e responsabile).

Fatemi avere le vostre opinioni in proposito, mi aiuterete a fare chiarezza su questi temi così complessi ed articolati.

2 Comments:

Blogger LB said...

Delle tecnologie digitali mi sembra si dovrebbe dire qualcosa di retrospettivo. Ma non sono ancora capace di dirlo. Posso solo abbozzare l'inizio di un discorso .. sperando che possa diventare una conversazione.

Riuscire a dirlo forse aiuterebbe a mettere in evidenza un bene perduto, spero solo temporaneamente.

La perdita temporanea del bene perduto potrebbe essere stato il prezzo da pagare per rendere il più universale possibile l'accesso alle tecnologie digitali.

L'obiettivo dell'accesso universale, anche se ancora lontano dall'essere raggiunto, ha indotto il Marketing a presentare le tecnologie digitali sotto forma di beni di consumo, coniando espressioni come "plug and play", "one-stop-shop", "killer application" .. che hanno contribuito a snaturare completamente il rapporto di ognuno di noi con le tecnologie digitali ...
come il turismo di massa ha snaturato il nostro rapporto con la natura e con le culture diverse dalla nostra.

Presentando le tecnologie digitali come "soluzioni" .. a problemi anticipati da un Marketing preoccupato solo di far funzionare un mercato dell'offerta .. abbiamo perso l'opportunità di scoprire come usarle per avviare processi di apprendimento individuale e di condivisione di conoscenza ..

.. devo fermarmi qui ..

proverò ad affrontarlo da un'altra angolazione .. revisionando il post che ho iniziato per le conversazioni da fare al TwitterCamp di Marghera, il 19 Aprile.

7/4/08 22:34  
Blogger Maurizio Goetz said...

Luigi, quello che scrivi è molto interessante, ma per meglio entrare nei temi suggerirei di affrontarli spezzandoli, altrimenti ci perdiamo nella complessità. Dividerei la conversazione in tanti sottotemi che possiamo cercare di collegare successivamente, altrimenti corriamo il rischio di venirne dalla complessità.

8/4/08 11:42  

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