venerdì, gennaio 11, 2008

Il meme strategico 


Oggi vorrei spiegare perchè mi piacciono tanto alcuni memi e non altri e quindi il criterio che mi spinge a partecipare alla diffusione degli stessi.

Qualcuno si ricorderà di quello da me lanciato lo scorso gennaio sulla pubblicità. Oggi a distanza di un anno, Gianluca rilancia, con un altro meme di orientamento sulle tendenze in atto nel marketing e nella comunicazione; la mia opinione "sull'esercizio" viene confermata nonostante non abbia ancora visto la presentazione finale.

Perchè stimati professionisti perdono tempo con quello che apparentemente è solo un divertissement?

Io credo che in tutto ciò il processo sia altrettanto importante dell'output, proviamo ad analizzarlo.
  1. Si prende un tema ampio di cui si vogliono esplorare le principali tendenze in atto
  2. Si formula una o poche domande sull'argomento
  3. Si interpellano "esperti" sull'argomento che abbiano background personali e professionali tra loro molto diversi
  4. Si chiede ai partecipanti di rispondere al/ai quesito/i in modo estremamente sintetico
  5. Si riassumono le risposte in un documento messo a disposizione di tutti
I vantaggi di questa operazione sono enormi:
  1. E' un metodo molto semplice, che diversamente dal metodo Delphi ha tempi molto più veloci
  2. Non ha alcun costo monetario, richied solo un po' di lavoro
  3. E' un metodo creativo che permette di confrontare divisioni differenti e che fornisce diversi punti di vista su un tema
  4. Non porta via molto tempo ai partecipanti, ma li costringe ad esprimere un pensiero in modo molto sintetico ed è quindi un esercizio estremamente utile per tutti
  5. Motiva i partecipanti poiche essi ottengono un documento che ha un valore superiore al contributo ad essi richiesto
  6. Permette di definire gli elementi comuni e i punti di differenza su opinioni riguardanti tendenze in atto o trend deboli e può quindi costituire il punto di partenza per ulteriori analisi
Ecco che il meme divulgativo, può essere utilizzato strategicamente anche in azienda ad esempio all'interno di una intranet per confrontare visioni. E' quindi un'ulteriore strumento collaborativo a disposizione a supporto della pianificazione strategica.

L'immagine è di UC Davis.
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