venerdì, settembre 07, 2007

Dvr, advertising skipping e i timori di Tivo 



Il DVR piace, soprattutto per la sua funzione di poter "skippare" gli spot televisivi.

Numerose ricerche dal 2001 in poi hanno rilevato che oltre l'80% degli utenti di DVR saltano gli spot. Ed è stata per molto tempo proprio questa funzionalità il maggiore elemento di comunicazione di Tivo.

Recentemente la società californiana, preoccupata dallo scontento degli investitori pubblicitari, ha creato il servizio Stop Watch per monitorare il comportamento degli utenti del proprio servizio, nei confronti della visione degli spot pubblicitari.

Secondo gli ultimi rapporti sembrerebbe che gli utenti gli spot li guardino, nonostante la possibilità di eliminarli.

Non voglio entrare nei dettagli dei report, mi interessa invece sottolineare la necessità di prendere questi dati nel modo corretto.

Un conto è leggere i numeri per approfondire la conoscenza sui nuovi comportamenti degli utenti televisivi al fine di migliorare la loro esperienza di fruizione della comunicazione commerciale, un altro è invece creare una pezza d'appoggio per l'alibi di non dover cambiare e insistere nell'approccio spot centrico.

I dati di StopWatch non cambiano l'essenza delle cose. La complessità dei nuovi modelli di fruizione dei media richiede di rivedere l'approccio alla comunicazione commerciale articolando meglio i messaggi in funzione degli obiettivi e dei target, ne consegue che allo spot (30") occorre affiancare una pluralità di nuovi strumenti.

I dati non devono mai essere utilizzati per rassicurare qualcuno, ma per aiutare gli operatori della comunicazione a pianificare meglio i propri investimenti.
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