lunedì, settembre 03, 2007

Fumo negli occhi 

Il mio lavoro di analisi delle nuove tendenze della comunicazione e del marketing, attraverso l'elaborazione dei segnali deboli, mi porta inevitabilmente a scontrarmi con la realtà di tutti i giorni.

Ogni decennio è caratterizzato da alcuni valori prevalenti, pensate agli anni sessanta, settanta, ottanta, giusto per citare esempi emblematici.

Le mie previsioni per il prossimo decennio sembrano contraddire i modelli che vanno oggi ancora per la maggiore.

La comunicazione urlata, la visibilità e la notorietà fine a se stessi sembrano dare ragione alle Paris Hilton e ai Fabrizio Corona o ai protagonisti dei vari reality, poichè più questi esponenti del nulla sono controversi, più successo mediatico (e di conseguenza monetario) sembrano riscuotere.

Non mi è proprio possibile prevedere quando il modello della "notorietà" si incrinerà, posso solo dire che già oggi ritengo pericoloso per un'azienda associare il proprio brand a modelli effimeri. Nel medio-lungo periodo queste scelte si riveleranno un pericoloso boomerang. Purtroppo non ho dati a supporto alle mie affermazioni, nonostante ciò non ho alcun dubbio: urge un cambio radicale di paradigma.

Non riscontro alcun valore nella maggior parte delle campagne di marketing e di comunicazione che vedo negli ultimi tempi nel nostro Paese. Tanto fumo negli occhi, sotterfugi, scorciatoie, ricchi premi e cotillons.

In politica, sui media, nella società reale, stiamo vivendo una crisi totale di contenuti. Il nostro Sistema Paese sta rischiando l'implosione. C'è tanta confusione, ma ci sono anche le persone con le idee chiare, purtoppo non sono organizzate.

Di una cosa sono certo, verrà finalmente il giorno in cui il rigetto sarà totale e il fumo negli occhi verrà respinto al mittente. Non prendiamocela con il marketing, con la pubblicità, con il divario digitale, perchè il problema è molto più ampio. La crisi è nella leadership a tutti i livelli.

Per uscire dal baratro è fondamentale che ognuno sia consapevole delle proprie scelte, per questo privilegiare i contenuti , le persone, le aziende, i marchi meritevoli di fiducia non è solo saggio, ma un atto di responsabilità sociale.

Fintanto che i reality avranno un pubblico continueranno ad essere prodotti, fintanto che la comunicazione pubblicitaria ad effetto permetterà di vendere prodotti e servizi verrà utilizzata, fintanto che politici senza contenuti verranno confermati nelle elezioni, non ci sarà un reale cambiamento.

Se vogliamo che il fumo non ci venga più gettato negli occhi, dovremo essere noi i primi a smettere di fumare.

10 Comments:

Anonymous Anonimo said...

non é da te, Maurizio, essere così generalista e fare di tutta l'erba un fascio! Avevi della frustrazione accumulata durante le ferie da sfogare? Ora rilassati e.. bentornato :)
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3/9/07 12:58  
Anonymous Anonimo said...

non é da te, Maurizio, essere così generalista e fare di tutta l'erba un fascio! Avevi della frustrazione accumulata durante le ferie da sfogare? Ora rilassati e.. bentornato :)

3/9/07 13:00  
Blogger Maurizio Goetz said...

Ciao Marco, assolutamente no. Mi sono ben riposato durante le ferie. Ma se leggi in giro diversi blog, c'è un forte malessere in tutti i settori. Tu non lo avverti? Qualche esempio, la campagna anti winx, quella nei confronti del Corona pensiero, la crisi della politica in tutti gli ambiti. Se leggi con attenzione il mio post al di là dell'irritazione che non è per nulla celata, il mio invito è a esercitare meglio le nostre microscelte in modo consapevole. Votiamo per le persone e per i progetti innovativi, acquistiamo prodotti e servizi di chi rispetta i clienti e i propri dipendenti, aiutiamo a promuovere i blog che hanno i contenuti che riteniamo migliori, sono piccole cose che possono forse favorire un ricambio di leadership a tutti i livelli. Questo sta già avvenendo all'estero , me ne sono accorto durante le mie vacanze in Portogallo.

3/9/07 13:47  
Anonymous Anonimo said...

There are too many followers and not enough individuals willing to create, innovate and produce. This requires a desire and commitment to contribute something of value and not wait for others to provide us with whatever it is that we seek. If society allows the individual to grow and prosper, the problem of bad leadership, or lack of leadership, will resolve itself.

3/9/07 15:58  
Anonymous Anonimo said...

Nelle ultime settimane ho trovato non poche occasioni per scrivere del mondo dell'informazione e dei media (il mio post odierno, ad esempio, è emblematico della qualità delle notizie che ci propinano) e, come dici tu Maurizio, bisogna fare nel nostro piccolo un po' di promozione a chi scrive cose interessanti, cura programmi televisivi coraggiosi con servizi che non troverebbero mai spazio altrove, ma anche blog minori (secondo i criteri di certe classifiche, ci tengo a precisarlo) ma meritevoli di un po' di attenzione. A proposito di questi ultimi, sgforzarsi di farlo in modo "elegante", dedicando loro un post anche breve e non quelle oscene z-list che ho visto in giro nei mesi passati. Io ho speso parte del mio tempo libero agostano in queste attività, arricchendo il mio blog con qualche spunto di riflessione in più. Bisogna far fuori dalle nostre vite tutto il brutto e l'inconsistente che i media vogliono a tutti i costi imporci come modello di vita e di consumi, perseguire l'eccellenza, l'intelligenza, essere esigenti e pretendere qualità da questa società allo sbando. E' faticoso, lo so, ma deve partire da noi.

3/9/07 17:26  
Blogger Maurizio Goetz said...

Assolutamente d'accordo Titti, ma tu non dovresti ricordarmi ciò che scrivi visto che ti leggo sempre ;)

3/9/07 19:49  
Anonymous Anonimo said...

Lo so che mi segui (complimenti per la resistenza!), ho fatto solo degli esempi pratici (scusami se autoreferenziali) e facili da applicare, a chi magari non mi legge ma passa comunque da questo post, come Marco che non ha colto probabilmente fino in fondo il senso delle cose che hai scritto.
Il ritorno dalle ferie, in genere, coincide col ritorno al brutto del quotidiano e ad un autunno che di anno in anno si fa sempre più foriero di eventi nefasti (il tema di questo autunno 2007 pare essere il caro vita, ad es.). Uno sfogo alla fine ci starebbe pure, ma non credo fosse il tuo caso.

4/9/07 09:26  
Blogger Maurizio Goetz said...

Ci sono iniziative che vanno proprio nella direzione che auspichiamo. Bella l'idea di Massimo Carraro di dedicare un blog alle aziende che ascoltano. ( http://aziendeconleorecchie.wordpress.com/)

4/9/07 09:41  
Anonymous Anonimo said...

Mi piacerebbe fosse domani il risultato che auspichi ma ho già spinto il pulsante rassegnazione, leggo su altri luoghi "gap culturale incolmabile" o "quando sono all'estero, per prima cosa evito i connazionali", tutte cose che penso/faccio anch'io. Ci contiamo e aspettiamo??

15/9/07 23:38  
Blogger Maurizio Goetz said...

purtroppo non ho risposte

15/9/07 23:48  

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