mercoledì, settembre 05, 2007

L''insostenibilità autorevolezza del rinoceronte 


Ci sono dei temi che reputo molto importanti su cui normalmente non intervengo prima di avere riflettuto a fondo. Quello della reputazione/autorevolezza è uno di questi.

Luca De Biase, in un vecchio post, scrive che "non si può misurare la reputazione di un blog, ma della persona che lo cura, consapevole che la misurazione dell'autorevolezza è un problema complesso.

Sono assolutamente d'accordo con Luca e attraverso il mio esperimento Birds, che apparentemente sembrava riguardare il tema della creatività, ho voluto testare alcune mie ipotesi, che sottoporrò al giudizio dei lettori di questo blog prossimamente e che riguardano proprio il tema dell'autorevolezza.

Un conto è ritenere difficile misurazione dell'autorevolezza, un altro [negarne l'esistenza]. Mi correggo, considerarla irrilevante tout court, in modo generalizzato.

Un post di Gaspar Torriero ha fatto molto discutere, sono arrivato alla conclusione, che abbia preso una grande cantonata.

Solo in un mondo ideale(che ci piaccia o no) la gente giudica i contenuti in modo asettico, nella realtà dei fatti si giudica anche chi li ha prodotti. Lo stesso identico pensiero espresso da due persone, che a torto o a ragione godono differenti livelli di autorevolezza provocano reazioni differenti. Sfido chiunque ad affermare il contrario.

L'autorevolezza può anche nascere da un'idea geniale espressa da un illustre sconosciuto anche attraverso un blog, ma si costruisce nel tempo. Pertanto mi sento di affermare che l'autorevolezza è un processo non un risultato.

Affermare che misurare l'autorevolezza di un blog sia come misurare la scorrevolezza di un rinoceronte può essere una frase ad effetto, ma è a mio avviso una generalizzazione priva di ogni significato.

E' evidente che le persone aprono un blog per le motivazioni più differenti, ma per chi come me e per tanti altri miei colleghi che considerano il blog uno strumento relazionale, la reputazione e l'autorevolezza sono concetti che contano. Con queste premesse, ritengo che sia legittimo interrogarsi sull'elaborazione di metriche di misurazione, anche se sono convinto che il tema non debba necessariamente interessare tutti ed è giusto che sia così.

Sulla misurazione dell'autorevolezza, come scrivevo ho qualche idea, che cercherò di condividere sul blog, mi auguro che studi specifici possano essere condotti sul tema.

Stay tuned

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

E come sostenere che è più autorevole un cuoco non stellato o un consulente informatico ( solo per essere in cima alle classifiche ) rispetto ad un personaggio che può influenzare la vita di tutti i giorni di molte persone ( ma non in classifica ).
Arizzi, Bugatti, Bonetti, Busnelli, Camozzi, Cimino, Cremona, Ferretti, Guidi, Ricotti, Rivolta, Rosso ecc. per citarne qualcuno.
Meritano tutti rispetto ma la differenza esiste.
Metaforicamente se sei alto mt. 1,60 con il web miracolosamente non diventi mt. 2,15.
Peccato che come solito gli autoreferenziali sono gli ultimi a capirlo.

5/9/07 12:47  
Blogger gaspart said...

Maurizio, per favore: da come scrivi, sembra che io nego l'esistenza dell'autorevolezza ma, spero me lo concederai, non sono *così* stupido ;-)

Colpa mia che mi sono espresso in modo oscuro. Ma volentieri provo a rimediare.

Io affermo la sua irrilevanza, la sua marginalità rispetto ad altri processi molto più interessanti e più nuovi.

Affermo anche che, di solito, chi vuole misurare l'autorevolezza del blog lo fa per logiche commerciali e di potere che mi sembrano contrarie allo strumento e, personalmente, molto poco interessanti.

Metti che ti svegli all'alba nella savana, esci dalla tenda e ti trovi a fissare negli occhi un rinoceronte. Il tuo primo pensiero è "Chissà quanto vale questo animale"? Non credo...

5/9/07 13:29  
Blogger Maurizio Goetz said...

Gaspar, non sei stato assolutamente oscuro, il tuo pensiero è chiarissimo, ma io contesto proprio il tuo giudizio di irrilevanza almeno in certi ambiti (quelli professionali) che specificamente mi riguardano. E' evidente, lo ripeto, il ragionamento non vale per tutti. Chi usa il blog professionalmente, se lo fa correttamente non lo fa con logiche "commerciali", ma "relazionali", non è una sottigliezza. Sul fatto che il blog non sia uno strumento commerciale, credo che invece siamo assolutamente d'accordo. Anche il tuo esempio finale non mi appare calzante, perchè il problema non è di contesto, ma di oggetto, ecco che il tuo giudizio esteso non assume un particolare significato, diverso se invece lo rapporti alla tua personale esperienza o a persone che la pensano come te. Come osservatore della rete, ritengo che ogni fenomeno possa e debba venire misurato, avendo a disposizione gli strumenti corretti.

Per anticipare qualcosa che scriverò più avanti, ritengo che sia estremamente difficile misurare direttamente l'autorevolezza dei blog, per questo credo sia più interessante lavorare sugli effetti dell'autorevolezza, ma gli effetti sono in funzione degli obiettivi e questi ultimi possono essere diversi. In questo modo si eviteranno inutili generalizzazioni. Cambiando i presupposti, cambiano naturalmente le logiche. Metterò il mio pensiero in rete, in modo che possa essere discusso, per un dibattito, che reputo importante.

5/9/07 13:50  
Anonymous Anonimo said...

Ho provato anche io a rendermi cavia, sperando che il mio contributo possa essere utile all'interessante dibattito sull'autorevolezza.

Qui il mio contributo
http://www.markingegno.biz/blog/2007/09/08/birds-idee-innovative-per-il-branding/
in attesa di conoscere piu' approfonditamente le tesi di Maurizio.

8/9/07 17:41  
Blogger Marco Dal Pozzo said...

Maurizio, non so se questo è il post(o) adatto per la segnalazione ma volevo dirti che ho preparato le slides per Birds. Ho fatto anche una versione inglese perchè la condivisione sia anche sharing. Segnalo i post:

Birds! mdplab raccoglie la sfida di Maurizio Goetz

Birds! mdplab accepts Maurizio Goetz’s challenge

10/9/07 00:01  

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