venerdì, marzo 02, 2007

Il taglio del budget come strumento competitivo 


Le intenzioni sono importanti, sono quelle che danno il senso alle cose, proprio perchè i nostri pensieri determinano i nostri comportamenti.

Una stessa azione può portare a risultati diversi in funzione delle motivazioni che vi stanno dietro.

In periodi di crisi, come è noto, la prima cosa che molte aziende fanno è la riduzione di alcuni investimenti in comunicazione.

Se la logica è quella del risparmio, allora la scelta non è forse tra le più sensate, ma non sempre un taglio dei budget è qualcosa di negativo.

Come è noto, le grandi aziende che hanno ingenti budget per la comunicazione, spesso si lasciano prendere dalla routine e dalla pigrizia, confortati dai mezzi a loro disposizione. In molti casi gli alti budget possono costituire un "deterrente" all'innovazione.

Il taglio come strumento competitivo è la ricerca del perseguimento degli stessi obiettivi con una riduzione delle risorse, in modo tale che il risparmio possa essere dirottato su altri fronti.

Less as a competive advantage è un provocatorio articolo di Jason Fried, tratto dal suo intervento ad una delle prime conferenze Web 2.0 che ha avuto luogo nel 2005.

E' evidente che l'articolo è fuori contesto rispetto al mio discorso, ma io ne riprendo lo spirito e mi chiedo, cosa succederebbe se alle agenzie di pubblicità i committenti richiedessero di ottenere gli stessi risultati con una riduzione ad esempio del 15% del budget pubblicitario, importo da dover obbligatoriamente riversare ad esesempio sui media conversazionali?

Mi dicono che sta già succedendo.
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