giovedì, giugno 01, 2006

Il ritorno degli investimenti pubblicitari 

Un tempo si riteneva che il raggiungimento dei propri obiettivi di notorietà/vendite era in qualche modo proporzionale all'investimento pubblicitario.

Sembra non essere più vero, almeno per quanto concerne la pubblicità elettorale.

Dotcoma ha rielaborato i dati del Corriere, calcolando un cost per vote, da cui si evince che la pubblicità da sola non è sufficiente a far eleggere un candidato, a meno di aumentare in modo più che proporzionale l'investimento rispetto ai risultati che si vogliono conseguire

Nel caso della pubblicità elettorale, l'obiettivo è quello di vincere le elezioni, si tratta quindi di un gioco a somma zero, ma nel caso di un'impresa che volesse aumentare del solo 1% la propria quota di mercato, deve aumentare in modo considerevole i propri budget pubblicitari o può percorrere altre strade?

E' una domanda retorica, dai, la sapete la mia risposta. Per questo credo molto alla comunicazione non pubblicitaria.

Stay tuned
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