giovedì, giugno 01, 2006

L'attenzione selettiva e la comunicazione 


I pubblicitari sanno molto bene che il nostro cervello filtra l'informazione e seleziona quella che passa attraverso "filtri" che abbiamo creato e che governano i processi dell'attenzione selettiva.

Ci sono una serie di "sotterfugi" che da sempre vengono utilizzati in pubblicità per attirare la nostra attenzione:

  • aumento dell'impatto dello stimolo: volume sonoro, contrasto, luminosità, movimento

  • ricorso alle emozioni forti: indignazione, commozione, satira feroce

  • sorpresa: suspence, attività, curiosità, creatività
In un panorama mediale caratterizzato dalla sovvrabbondanza di informazioni e dalla frammentazione delle audience, è necessario riprogettare il messaggio considerando altre dimensioni che afferiscono la sfera dell'attenzione selettiva:
  • rilevanza
  • contesto
  • utilità in funzione dei pattern di fruizione/navigazione dell'utente dei contenuti
  • capacità di coinvolgimento
  • interazione
Sono dimensioni sempre più importanti. I pubblicitari dovranno tenerne conto e rivedere alcuni paradigmi della comunicazione, se vorranno progettare una comunicazione più efficace, nell'era del digitale.

L'opera nella foto è di Hc Berg
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