domenica, gennaio 22, 2006

Marketing Usabile, Consumatore Responsabile 

Questo blog si propone di diffondere la cultura di un marketing usabile, dal volto più umano, ma per essere davvero onesti intellettualmente, occorrerebbe riflettere anche sul livello di maturità del consumatore, le cui scelte appaiono spesso incomprensibili.

La maturità di un mercato dipende da entrambi la domanda e l'offerta.

Non posso che essere d'accordo con Alfonso Fuggetta, quando ci fa notare una delle tante incongruenze a cui assistiamo ogni giorno in Italia parlando della situazione delle università con un ragionamento che non fa una piega.

Scrive Fuggetta "...... gli studenti si lamentano della qualità dei servizi offerti dagli atenei. Per cui ci sono decine di migliaia di studenti che si rivolgono a strutture come il CEPU, che in questi anni ha visto crescere il proprio fatturato fino a raggiungere le centinaia di milioni di euro.

Ma come? Gli studenti si lamentano del servizio ma non vogliono pagare più tasse. E poi danno centinaia di milioni di euro a strutture che nulla hanno a che fare con la formazione universitaria?"

Sia chiaro, non è il CEPU il problema, è un'impresa che ha individuato una nicchia profittevole e ha creato un business miliardario.

Ci lamentiamo della scarsa qualità dei programmi televisivi, della mancanza di cortesia di molti negozianti, dell'affidabilità dei politici, ma poi non modifichiamo le nostre scelte di acquisto, di lettura e visione o di voto.

Il gioco è duplice, un marketing usabile si rivolge ad un consumatore responsabile. Qui si tratta di rompere il circolo vizioso e cominciare ad innescare un processo virtuoso.

Chi incomincia?
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