martedì, maggio 26, 2009

Think like a futurist 


Prevedere il futuro è un'attività difficile, oggi è quasi impossibile cercare di determinare cosa succederà fra dieci anni.

Pensare come un futurista significa comprendere le basi e gli elementi su cui è possibile prendere delle decisioni per rendere attuale il futuro che vogliamo.

Da una "lovemark" ci si aspetta un'indicazione, un punto di vista, un orientamento sul mondo ideale, che la marca vuole contribuire a creare. Senza un sogno nessuna grande marca è diventata ciò che è, ma ci vuole anche la concretezza di chi sa creare reale valore.

Ci vuole immaginazione, ma anche ostinazione e tensione verso obiettivi chiari.

Nessuna marca diventerà mai una grande marca se si aspetta certezze e se basa le proprie decisioni solo su ciò che fanno gli altri.

Una grande marca plasma il suo futuro e non lo subisce. Le altre lo rincorrono.

6 Comments:

Blogger Unknown said...

E' innegabile che non possiamo prevedere il futuro, ma possiamo buttare giù le basi per crearci il nostro futuro (vale per le persone e ancora di più per i brand).
Per quanto riguarda i social media non bisogna confondere questa particolare visione della parola "fuurismo" con quello dato da Marinetti: Il futurismo si colloca sull'onda della rivoluzione tecnologica dei primi anni del '900 (la Belle époque), esaltandone la fiducia illimitata nel progresso e decretando violentemente la fine delle vecchie ideologie (il passatismo). Concentrarsi sulle tecnologie e non appunto su cosa fanno le persone con queste, potrebbere essere un errore non da poco.

26/5/09 15:42  
Blogger Maurizio Goetz said...

Grazie Andrea, ho cambiato il titolo in inglese, perchè mi hai messo la pulce nell'orecchio, hai proprio ragione.

26/5/09 16:30  
Blogger Maurizio Salamone said...

Trend analysts e futurologi spesso si occupano solo di un settore ristretto..
Quello che è veramente grandioso è riuscire ad avere una vera visione d'insieme.
Il grande Leonardo da Vinci diceva: "per me l'universale è facile.."
Beato lui! ;-)

26/5/09 18:47  
Blogger Maurizio Goetz said...

Esattamente la visione di insieme, ci vuole talento, genio, fortuna e tanta curiosità. Nemmeno sulla carta è facile.

26/5/09 21:17  
Anonymous Corrado said...

Pensare come un futurista...e se invece fosse semplicemente pensare come dovrebbe pensare una persona adulta e responsabile? Come dovrebbe pensare chi ad ogni livello è classe dirigente...classe dirigente in senso lato: chi come me è padre di una bambina di 15 mesi, chi fa il manager in una grande azienda o chi ha la responsabilità di guidare un paese. Mi piacerebbe fosse percepito come un dovere quello di pensare al futuro non come una possibilità. Se è vero che i geni sono generalmente anche dei futuristi è vero che non bisogna essere geni per pensare il presente con l'ottica di costruire un mondo migliore.

29/5/09 17:28  
Blogger Maurizio Goetz said...

In effetti, Corrado, ciò che il nostro codice civile, definisce il pensare come un buon padre di famiglia ed è molto condivisibile.

29/5/09 23:20  

Posta un commento

<< Home

# html> # # # # ... # # # ... # # # # # # Disclaimer: questo blog è ad alto tasso di innovazione, potrebbe destabilizzare la vostra azienda/agenzia