domenica, ottobre 05, 2008

Dell'ascolto e della partecipazione evoluta in rete: riflessioni in libertà 


Come al solito, "il mondo della rete gira più velocemente".

Le imprese non hanno ancora metabolizzato la "cultura dell'ascolto" e le persone in rete sono già passate alla fase successiva.

Tutti i libri di marketing evidenziano con grande enfasi l'importanza dell'ascolto dei propri pubblici da parte di ogni impresa che vuole stare sul mercato, ma non è ancora chiaro il significato più profondo del termine.
Alcune imprese sono convinte di "ascoltare", ad esempio organizzando focus group e ricerche di mercato o addirittura per le imprese più innovative, progettando attività di analisi della "brand reputation", che ha lo scopo di comprendere cosa le persone in rete pensano di un'impresa, di una marca o di un prodotto.

L'attività di ascolto se svolta a livello episodico non può che portare ad una fotografia che potrebbe anche essere parziale e talvolta fuorviante.

L'ascolto costante si ha con la "frequentazione" degli stessi "luoghi" in cui gli interlocutori di una marca, amano "incontrarsi".

Ma questa frequentazione deve essere guadagnata e non può essere imposta come spesso accade con la comunicazione pubblicitaria. Ecco che l'ascolto più profondo è quello che si inserisce in una relazione.

Attraverso la creazione di una presenza costante in rete è possibile un ascolto continuo e partecipativo (consistent listening) che permette una reale comprensione ed un adattamento continuo.

Wikipedia ci offre un'interessante definizione del termine presenza, citando Ernesto De Martino.

La presenza, in senso antropologico, nella definizione di Ernesto De Martino, è intesa come la capacità di conservare nella coscienza le memorie e le esperienze necessarie per rispondere in modo adeguato ad una determinata situazione storica, partecipandovi attivamente attraverso l'iniziativa personale e andandovi oltre attraverso l'azione.

La presenza significa dunque esserci come persone dotate di senso, in un contesto dotato di senso.

Come uno studente non è pienamente presente se si trova a scuola solo per scaldare la sedia dietro ad un banco, allo stesso modo un'impresa non può essere considerata presente in rete solo perché "occupa uno spazio".

Conoscere per partecipare, partecipare per conoscere.

Ascoltare oggi significa seguire i diversi rivoli delle conversazioni, che hanno luogo in rete comprendere le differenti sfumature, i contesti, le intenzioni, ma anche prendere parte ai discorsi.

Ecco che nel marketing in rete viene a cadere ogni separazione tra fase analitica, fase strategica e fase operativa costringendoci a ridefinire molti dei termini che utilizziamo quotidianamente nel nostro lavoro, basti pensare al codice di condotta dell'Esomar che prevede una rigida separazione tra ricerca di marketing e attività di marketing diretto.

Fonte dell'immagine

6 Comments:

Blogger Daniele Stopponi said...

ciao Maurizio. Quali sono secondo te oggi i modi per "partecipare". Frequentare un forum? Avere un blog?

6/10/08 10:53  
Blogger Maurizio Goetz said...

Daniele, io distinguerei tra gli obiettivi della partecipazione e gli strumenti utilizzati. Si partecipa per ascoltare, per migliorare la conoscenza, per trovare nuove strade per l'innovazione, per dialogare, per co-progettare. Si partecipa per creare relazioni mutuamente vantaggiose, per dare, perché così facendo si riceve poi tantissimo.

6/10/08 11:20  
Blogger Daniele Stopponi said...

forse ho posto male la domanda io scusami ^^
Intendevo dire, gli strumenti che si possono utilizzare per raggiungere gli obiettivi che hai elencato, quali possono essere considerati al giorno d'oggi?

6/10/08 11:54  
Blogger Maurizio Goetz said...

Sta per uscire il libro di Marco Camisani Calzolari che ha fatto un'ordinata elencazione di strumenti in funzione di macro obiettivi con un modello a 4 direzioni, ti rimanderei a quello.

6/10/08 12:24  
Anonymous Anonimo said...

Poichè credo di essere una "persona dotata di senso", lascio il segno della mia "presenza" in questo "contesto dotato di senso".
Ti seguo da un po' di tempo ("prendendo" spunti e idee dai tuoi interessanti post), ma il tuo articolo di oggi mi ha convinta a uscire dal silenzio del lettore. In fondo il web è partecipazione e questa implica sempre anche il "dare" un po' di sè agli altri.

6/10/08 14:56  
Blogger Maurizio Goetz said...

Ti ringrazio Acida Dulcinea,

sul blog rifletto spesso a voce alta ed i pensieri non sempre sono ben strutturati, per questo è molto utile avere un riscontro, perché per me scrivere e confrontarmi è il miglior modo per imparare.

6/10/08 15:15  

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