venerdì, settembre 12, 2008

You can't brand your way out of reality 

Read this document on Scribd: 10 rules for branding in a Post Branded World

Non è una rivoluzione, nessun muro di Berlino sta crollando o minaccia di farlo nell'ambito del marketing, della comunicazione di impresa e del branding

I cambiamenti non sono repentini, ma sono costanti e veloci, un po' alla volta. Chi non se accorge non perde quote di mercato o clienti da un giorno all'altro, ma è destinato ad essere fra non molto irrilevante, è ovvio, succede quando le alternative nell'offerta di prodotti o servizi è così alta, c'è sempre qualcuno che può prendere il tuo posto e lo farà se ne avrà l'oppurtunità.

Il vero problema è che non si tratta solo di acquisire nuove competenze, imparare ad utilizzare nuove tecnologie, usare nuovi strumenti, quanto di rimettere in discussione schemi e modelli di lavoro.

Siamo sicuri che quanto abbiamo imparato sulla comunicazione di impresa, sul marketing, sul branding sia ancora valido? Sia chiaro, non è che cambia tutto, i fondamentali rimangono sempre gli stessi, ma è anche vero che non possiamo più permetterci il lusso di lavorare come dieci anni fa.

Ecco che un Manifesto come quello di Jonathan Salem Baskin, è importante, perchè ci mostra nuove strade da percorrere e ci invita a rivedere l'arte del branding con occhi nuovi.
"You can't brand your way out of reality"
E' ora di rileggere i grandi classici del marketing e della comunicazione con nuove chiavi di lettura.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Lo sto leggendo, interessante. Mi ha colpito questa frase: "We live in a post-branded world."

Ormai credo che in qualsiasi campo il pubblico abbia già visto e macinato tanto, per emergere e per colpire bisogna quindi trovare altre soluzioni. Che ne pensi?

13/9/08 16:30  
Blogger Maurizio Goetz said...

Hai ragione Daniele, è proprio il concetto di "branding" che necessita di nuove chiavi di lettura.

13/9/08 17:47  

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