La morte dell'idea creativa
La forte polemica suscitata dall'intervento molto contestato di Vicky Gitto all'Advcamp ha dato luogo ad un dibattito non sempre portato avanti con toni civili, ma che è stato salutare, per non dire necessario, perché ha decretato definitivamente la fine di un'era, annunciando (consentite anche a me una provocazione), la scomparsa dell'idea creativa.
Mi auguro vivamente che anche i discepoli del "marketing non convenzionale", i "guerriglieri della marca" e i pubblicitari abbiano finalmente compreso che la creatività senza uno scopo, è come un cibo senza nutrimento.
I creativi dovrebbero tenere a mente che il passaggio di paradigma, (per una marca) dallo sviluppo dell'idea creativa, a quello del valore creativo, sta nella sottile differenza, tra "l'essere ricordati" e "l'essere scelti", tra la "notorietà" e la "desiderabilità".
E' evidente che si tratta di una provocazione, perché a ben leggere i classici l'idea creativa che non crea valore non è un'idea realmente creativa, ecco perché dobbiamo tornare alla sostanza.
Visto che tutti amano arricchire i loro discorsi con citazioni, anche io mi sono permesso di fare una piccola selezione di frasi celebri.
"What really decides consumers to buy or not to buy is the content of your advertising, not its form." David Ogilvy
"The most common trouble with advertising is that it tries too hard to impress people."
James Randolph Adams
"If advertisers spent the same amount of money on improving their products as they do on advertising then they wouldn't have to advertise them." Will Rogers
"Our society's values are being corrupted by advertising's insistence on the equation: youth equals popularity, popularity equals success, success equals happiness."
John Arbuthnot Fisher
"There's nothing more dangerous than an idea, when it's the only one you have."
Emile Chartier
Mi auguro vivamente che anche i discepoli del "marketing non convenzionale", i "guerriglieri della marca" e i pubblicitari abbiano finalmente compreso che la creatività senza uno scopo, è come un cibo senza nutrimento.
I creativi dovrebbero tenere a mente che il passaggio di paradigma, (per una marca) dallo sviluppo dell'idea creativa, a quello del valore creativo, sta nella sottile differenza, tra "l'essere ricordati" e "l'essere scelti", tra la "notorietà" e la "desiderabilità".
E' evidente che si tratta di una provocazione, perché a ben leggere i classici l'idea creativa che non crea valore non è un'idea realmente creativa, ecco perché dobbiamo tornare alla sostanza.
Visto che tutti amano arricchire i loro discorsi con citazioni, anche io mi sono permesso di fare una piccola selezione di frasi celebri.
"What really decides consumers to buy or not to buy is the content of your advertising, not its form." David Ogilvy
"The most common trouble with advertising is that it tries too hard to impress people."
James Randolph Adams
"If advertisers spent the same amount of money on improving their products as they do on advertising then they wouldn't have to advertise them." Will Rogers
"Our society's values are being corrupted by advertising's insistence on the equation: youth equals popularity, popularity equals success, success equals happiness."
John Arbuthnot Fisher
"There's nothing more dangerous than an idea, when it's the only one you have."
Emile Chartier
Ci sono centinaia di spot davvero creativi di aziende le cui vendite non sono proporzionali agli investimenti pubblicitari, forse sarebbe il caso di chiedersi perché.
Fonte dell'immagine.
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3 Comments:
condivido in pieno. Un'idea può essere creativa quanto ti pare, tu puoi vantarti quanto ti pare di averla realizzata, ma se non raggiunge gli obiettivi prefissati è inutile.
La comunicazione cerca di abbandonare la creatività che vede come vincolo, per utilizzare tecnicamente il link ad un foglio elettronico in cui spalmare la sua informazione a dal quale prendere contatti. Sembra ormai che lo scopo della comunicazione sia contattare il più alto numero di persone nel minor tempo. Il viaggio della parola si annulla. La creatività diventa un atteggiamento snob degli ultimi artisti. Peccato. La creatività salverà la comunicazione, quando essa vorrà trasportare un messaggio e un senso.
E' quando la creatività diventa fine a se stessa, un esercizio di stile, che cosa salva? La pubblicità ha ancora qualcosa da dire?
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