martedì, luglio 15, 2008

Ripensare la Promozione Turistica Digitale 

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Ero in macchina ed un cartello ha attirato la mia attenzione. Un mare azzurro, da sogno ed una scritta: "siamo dove vorresti essere." Non sono riuscito a vedere il logo, ma credo si sia trattato di una campagna di comunicazione di un tour operator.

Credo che la mega affissione abbia centrato il punto. Gli enti di promozione territoriale ne dovrebbero tenere conto. La gran parte della loro promozione turistica è autoreferenziale, molto spesso incentrata sulle caratteristiche di una meta turistica, quando sempre più spesso i viaggiatori sono alla ricerca di un'esperienza specifica e non di una destinazione.

Molta comunicazione turistica è fungibile e soprattutto generica, quando il pubblico in rete sta diventando sempre più esigente anche nel processo di raccolta e selezione delle informazioni.

L'Italia non ha un in rete un sito di riferimento per l'informazion turistica e molte persone interessate all'Italia come destinazione turistica, non trovando informazioni on line adeguate molto spesso vengono "dirottate" verso altre destinazioni come la Spagna o la Grecia, come rileva una ricerca commissionata da Google e presentata alla recente Conferenza Italiana per il Turismo che ha avuto luogo il 20-21 giugno scorso a Riva del Garda.

Già nel 2001 Jupiter Research raccomandava di creare progetti di comunicazione focalizzati sull'esperienza delle persone e non sulle intenzioni del "marketer".

I problemi dell'Italia e di molte aree turistiche del Paese sono noti:
  1. scarsa o poco significativa presenza on line
  2. assenza di un "sistema integrato" di comunicazione digitale (coordinamento delle azioni di comunicazione)
  3. diffusione di informazioni e contenuti di scarsa rilevanza per i differenti pubblici di riferimento
  4. insufficiente aggiornamento delle informazioni
  5. invisibilità sui motori di ricerca con le giuste chiavi di ricerca
  6. scarsa attivazione di strumenti per offrire servizio
  7. scarsa conoscenza delle caratteristiche dei diversi pubblici di riferimento.
Si deve evitare di gettare soldi in un nuovo "portale turistico" in assenza di una chiara strategia di promozione digitale, ma prima ancora occorre rilanciare il "brand Italia".

Gli interessi in gioco sono tanti, ma davvero in questo caso, la tecnologia è l'ultimo dei problemi.

Le competenze in Italia ci sono, se c'è la volontà politica, si può ancora fare un ottimo lavoro se si saprà creare una squadra di lavoro e non ragionare in termini di outsourcing acritico e se si sapranno ascoltare e coinvolgere il numero maggiore possibile di soggetti, evitando azioni calate dall'alto che come l'esperienza ci insegna, raramente funzionano.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

A proposito di turismo come esperienza, ti segnalo questa iniziativa di promozione turistica realizzata in Basilicata: www.basilicataintir.it

24/7/08 16:45  
Blogger Maurizio Goetz said...

La Basilicata si sta impegnando moltissimo su tutti i fronti. Stanno anche lavorando con Derrick De Kerchove, un grande amante dell'Italia oltre che straordinario studioso dell'evoluzione mediale.

Mi piacerebbe molto lavorare con loro.

24/7/08 17:28  

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