domenica, giugno 22, 2008

Instant culture: pensieri in evoluzione 



Sto preparando una giornata sul Social Web e come di consueto, ho pensato di creare un instant video, per introdurre i temi che verranno affrontati.

Gli instant video non hanno pretese di "impatto", hanno solitamente lo scopo di introdurre, stimolare la conversazione e offrire un breve punto di vista.

Sono solitamente "contestualizzati" ad una situazione specifica o sono ideati avendo ben in mente un preciso pubblico di riferimento, nonostante vengano poi distribuiti sulle diverse piattaforme di videosharing e spesso riutilizzati al di fuori del contesto originario in cui erano inseriti.

Uno degli elementi che li contraddistingue è la loro serialità, volta alla creazione di un'identità distintiva dell'autore. Questi contenuti vengono rielaborati, remixati e costituiscono la base culturale comune per la progettazione di nuovi contenuti e di nuove forme stilistiche.

E' interessante notare i nuovi generi specifici che si stanno "formando" per gli audiovisivi di rete, con linguaggi anche molto differenziati tra diversi gruppi di persone che condividono filosofie, modi di pensare e visioni estetiche.

Dietro al termine instant video, si apre un mondo che va dall'instant streaming di un evento, all'instant vlogging, insomma una cultura più che una tecnica, visto che gli strumenti di produzione non divergono poi molto da quelli canonici già utilizzati nella web communication.

Il significato del termine instant ha diverse connotazioni
  • a particular moment: at the instant of contact.
  • occurring, done, or prepared with a minimal amount of time and effort; produced rapidly and with little preparation
  • the point of time now present or present with reference to some action or event
Tutte le attività di microblogging hanno ad esempio una componente relazionale che pone i contenuti all'interno di contesti temporali di riferimento.

Strumenti come ustream, mogulus, scribblelive, danno un nuovo valore al concetto di live, ripensato in chiave partecipativa.

Gli instant content, possono naturalmente essere fruiti anche a distanza di tempo, ma se giudicati al di fuori del processo di comunicazione in cui solitamente sono opportunamente inseriti, corrono il rischio di essere sottovalutati.

Occorre precisare che gli instant content che possiamo trovare su Internet non hanno nulla a che fare con gli instant book, le compilation e tutti quei contenuti che vengono prodotti per sfruttare economicamente una moda o un evento.

Questo post è stato scritto di getto e molti concetti qui espressi subiranno una naturale evoluzione anche grazie alle vostre riflessioni. Immagino già che qualcuno potrebbe obiettare che il post di un blog è per sua natura un instant content, ma credo che il ragionamento possa essere esteso e questi sono solo alcuni stimoli.

1 Comments:

Blogger AAA Copywriter said...

In Internet i tempi si riducono enormemente. la flessibilità del mezzo, e la volubilità del pubblico rendono indispensabili contenuti sempre nuovi e stimolanti. Ma soprattutto il brevissimo tempo di lettura e la necessità di rinnovarsi per mantenere alto il turnover delle viste lo impongono.

L'instant content è una soluzione facile ed efficace al problema di comunicare in modo colloquiale.

Confesso mio malgrado che anch'io sono restato sorpreso dalla rapida affermazione delle web TV, anche perché i primi contenuti che ho visto erano decisamente tradizionali.

Credo che sia un trend destinato presto a diventare mainstream.

Ma non mi sento di condividere totalmente che i contenuti dei blog siano "instant". Spesso vorremmo che n on lo fossero...

Alex

22/6/08 16:07  

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