Ancora sull'engagement
E' proprio vero, come diceva Abraham Maslow, che se l'unico attrezzo di cui si dispone è un martello si vedranno tutte le cose come chiodi.
Negli ultimi due anni ho letto centinaia di articoli che parlavano di coinvolgimento. L'engagement è un mantra ripetuto con grande convinzione dalle più importanti agenzie di pubblicità.
Non sono in grado di descrivere in poche parole che cosa sia l'engagement, ma è senso comune pensare che se si vuole coinvolgere una qualunque persona si comincia ad interessarsi a lei, si trattano argomenti di suo interesse e non si parla di ciò che invece interessa noi.
Tra le dichiarazioni di principio e le campagne di comunicazione che comincio a vedere anche sui siti di Videosharing c'è ancora una grande distanza.
Nonostante le buone intenzioni si continuano a replicare modelli mutuati dai mezzi tradizionali, i giochi, i concorsi a premi, i contest, per carita niente di male, ma non spacciamo queste cose come innovative.
L'esempio della campagna internazionale di Sloggi è emblematico:
Ricomincia la sfida! Il concorso più divertente dell\'estate ritorna alla grande. Partecipa anche tu per diventare la ragazza o il ragazzo Sloggi 2008! Registrati e invia una tua foto a figura intera con il viso e il fondoschiena in primo piano. Vota gli altri partecipanti per vincere una fantastica fotocamera Sony e raggiungi la community Sloggi per conoscere nuovi amici da tutto il mondo. In più scopri le novità di quest\'anno: video, musica, downlaod e tanto altro. Iscriviti subito!
E' pur vero che Sloggi si rivolge ad un target specifico giovane, ma è possibile che il coinvolgimento sia solo questo?
Eppure gli esempi non mancano, sarebbe troppo facile citare aziende come Honda, che hanno espresso nelle diverse campagne di comunicazione una grande attenzione ai loro pubblici attraverso una ricerca sul linguaggio volto a creare emozione e vero coinvolgimento, con diverse campagne dai budget milionari.
Basterebbe mostrare un interesse più genuino nei confronti dei propri pubblici e soprattutto rispettare la loro intelligenza per incominciare ad ottenere più interesse.
Per coinvolgere occorre mettersi in gioco, non basta più dare un incentivo, ciò che qualcuno chiama l'instant gratification.
Le persone vogliono partecipare al processo di marketing, delle imprese, ma a modo loro, altrimenti è solo una sceneggiata.
Negli ultimi due anni ho letto centinaia di articoli che parlavano di coinvolgimento. L'engagement è un mantra ripetuto con grande convinzione dalle più importanti agenzie di pubblicità.
Non sono in grado di descrivere in poche parole che cosa sia l'engagement, ma è senso comune pensare che se si vuole coinvolgere una qualunque persona si comincia ad interessarsi a lei, si trattano argomenti di suo interesse e non si parla di ciò che invece interessa noi.
Tra le dichiarazioni di principio e le campagne di comunicazione che comincio a vedere anche sui siti di Videosharing c'è ancora una grande distanza.
Nonostante le buone intenzioni si continuano a replicare modelli mutuati dai mezzi tradizionali, i giochi, i concorsi a premi, i contest, per carita niente di male, ma non spacciamo queste cose come innovative.
L'esempio della campagna internazionale di Sloggi è emblematico:
Ricomincia la sfida! Il concorso più divertente dell\'estate ritorna alla grande. Partecipa anche tu per diventare la ragazza o il ragazzo Sloggi 2008! Registrati e invia una tua foto a figura intera con il viso e il fondoschiena in primo piano. Vota gli altri partecipanti per vincere una fantastica fotocamera Sony e raggiungi la community Sloggi per conoscere nuovi amici da tutto il mondo. In più scopri le novità di quest\'anno: video, musica, downlaod e tanto altro. Iscriviti subito!
E' pur vero che Sloggi si rivolge ad un target specifico giovane, ma è possibile che il coinvolgimento sia solo questo?
Eppure gli esempi non mancano, sarebbe troppo facile citare aziende come Honda, che hanno espresso nelle diverse campagne di comunicazione una grande attenzione ai loro pubblici attraverso una ricerca sul linguaggio volto a creare emozione e vero coinvolgimento, con diverse campagne dai budget milionari.
Basterebbe mostrare un interesse più genuino nei confronti dei propri pubblici e soprattutto rispettare la loro intelligenza per incominciare ad ottenere più interesse.
Per coinvolgere occorre mettersi in gioco, non basta più dare un incentivo, ciò che qualcuno chiama l'instant gratification.
Le persone vogliono partecipare al processo di marketing, delle imprese, ma a modo loro, altrimenti è solo una sceneggiata.
2 Comments:
E se la forma giusta di "engagement" richiede di "creare la possibilità che il coinvolgimento sia reciproco"?
Provo a descrivere una situazione esplicativa.
Interessante il caso sloggi. Di engagement ne parleranno altre 2 grandi aziende, Barilla e Citroen questo venerdì a Udine alla 7° giornata della comunicazione. L'engagement si diffonde ;)
http://press.aipem.it/2009/02/24/61/
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