giovedì, giugno 12, 2008

Lavorare per emergenze 


Nei diversi anni in cui mi sono occupato di marketing digitale e comunicazione interattiva non si contano le volte in cui mi è stato detto che sono "troppo avanti", per molto tempo l'ho considerato un complimento, ma con il tempo mi sono reso conto che si trattava di un pretesto dei miei interlocutori per non affrontare i temi dello sviluppo e per continuare a lavorare per emergenze.

In Italia lavorare per emergenze è la regola in tutti i campi. Emergenza rifiuti, emergenza sanità, emergenza risorse energetiche, tutto è sempre una costante emergenza. Sono possibili emergenze lunghe quarant'anni?

Per quanto mi riguarda, nonostante mi occupi di innovazione per il marketing, non mi sembra di essere particolarmente avanti, sono solo allineato con il resto dell'Europa. I dati che utilizzo a supporto del mio lavoro sono a disposizione di tutti e certe tendenze sono perfettamente prevedibili.

Suscita in me una certa rabbia, leggere costantemente notizie sensazionalistiche che erano facilmente prevedibili, quando certe tendenze relative all'evoluzione del "panorama mediale" sono una realtà concreta con cui anche noi dovremo fare i conti. Raramente i grandi problemi giungono inaspettati, molto spesso sono la causa di anni di mancata gestione.

Se la comunicazione è un'attività realmente strategica per le imprese, non dovrebbe essere completamente esternalizzata e dovrebbe essere rivista periodicamente alla luce dei cambiamenti in atto, anche se questo richiede anche di mettere in discussione paradigmi oramai consolidati.

In molti progetti di marketing lavoro per emergenze, quando con un minimo di preparazione si potrebbe gestire in modo meno traumatico la turbolenza ambientale ed il cambiamento costante.

Parlo di cambiamento costante, perchè è oramai una certezza.

Mi piacerebbe moltissimo lavorare con un'impresa che anche a fronte di budget piccoli mi desse la possibilità di sperimentare e di operare in modo proattivo e non solo reattivo.

Non sarà che dietro l'emergenza si nasconde una maledetta paura di cambiare? Ma è inutile nascondere la testa sotto la sabbia, dobbiamo cambiare comunque, tanto vale farlo a costi minori e senza troppo stress.

L'immagine è di Programwitch
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