martedì, ottobre 16, 2007

Profeti digitali 


E' facile oggi prevedere, un futuro, anzi no, descrivere un presente digitale, per quanto concerne l 'industria dell'advertising, molto meno offrire degli strumenti operativi.

Anche quest'anno nel corso della conferenza annuale dell'ANA, Association of National Advertisers, associazione delle agenzie americane di comunicazione, si è cercato di fare il punto della situazione.

Il panorama mediale vede sempre di più i media digitali protagonisti, come ha fatto notare Bob Liodice, presidente dell'Ana.

Un esempio fra tutti American Express, una società che spendeva solo pochi anni fa, l'85% del suo budget in televisione e che oggi ha ridotto a circa il 30%. (Mi sembrava già tanto quando due anni fa riportavo di una riduzione del 30% del budget televisivo)

Negli Stati Uniti il dibattito sul cambiamento è sicuramente molto articolato. Non si può dire lo stesso per il nostro Paese.

Secondo Liodice gli sforzi di rinnovamento devono riguardare quattro aree:

1. Reinvent brand building to reflect the constantly changing environment;
2. Look to integrated marketing communications and weave in new nontraditional channels;
3. Leverage marketing measurement and accountability by creating a culture of accountability;
4. Reinvent the marketing organization to be in precise alignment with the business' overarching goals.

Il problema dell'advertising oggi non è solo di creatività, ma di profondo ripensamento strategico. C'è qualcuno in grado di dire che non è così?

Update: Adverting Age offre la copertura video dell'evento qui.

3 Comments:

Blogger Unknown said...

Caro Maurizio,
Come sai sono d'accordo, ammesso che -visti i dati e le evidenze - si possa non esserlo.
Parrebbe fare eccezione, secondo quanto pubblicato dal Corsera di venerdì, Andreani [Mediaset]che parla di ubriacatura delle nuove piattaforme già passata e del ritorno dei media tradizionali [TV e Mediaset ovviamente in testa a tutti].
Se ti sei perso l'articolo dimmelo che lo scannerizzo e te lo invio x mail; la fede non ha limiti davvero.
Un abbraccio.
Pier Luca Santoro

16/10/07 14:06  
Blogger Maurizio Goetz said...

Caro Pier Luca, non ho letto l'articolo di Andreani che tra l'altro è una persona intelligente e non parla mai senza una ragione.
Forse la ragione è data dalla perdita sul titolo come leggo qui

http://www.ilnuovomercato.it/newsmanager/setpageinm/ilnuovomercatoMM.aspx?articleid=6292&zoneid=2

Nessuno è così sciocco da pensare che i media tradizionali perderanno la loro importanza, ma da qui a dire che tutto debba rimanere così come è ce ne corre.
Forse una sorta di ubriacatura ci potrebbe anche essere, ma passata la "sbornia", sappiamo bene che non sarà tutto come prima. Mediaset questo lo sa molto bene.

16/10/07 14:21  
Blogger Unknown said...

Ti mando l'articolo x mail..........secondo quanto riportano i giornalisti, obviously.
Ciao.
Pier Luca

16/10/07 16:24  

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