Dal Ny Times: The rise of consumer-generated advertising can be viewed as either a boon to brands (outsourcing marketing to loyal customers) or a threat (handing marketing over to a bunch of uncontrollable amateurs)"
Il processo di co-creazione di senso (per un brand), deve ancora essere compreso. Le opportunità del citizen marketing sono straordinarie, ma anche il rischio di combinare grossi disastri.
Si torna a quanto detto qualche post fa: "co-creare è un processo complesso, che richiede tanto lavoro, ben diverso dal dire: fate un po' voi." sono convinto che la co-generazione di contenuti di senso richieda comunque delle linee guida (e quindi una progettazione, concetto che a differenza di jannis non considero necessariamente relegato ad una visione 1.0) designate da parte di chi si fa carico di suggerire (concordo con la citazione di Mallarmè) l'evocazione degli effetti di senso, al fine di interagire correttamente con quelle precondizioni sociali che permetteranno al prodotto di manifestarsi.
Sono un brand advisor e consulente di marketing innovativo con specializzazione in comunicazione digitale avanzata su tutte le piattaforme. Mi occupo quindi solo di progetti di frontiera e lavoro con aziende che pongono il cliente al centro della loro attenzione e che considerano l'innovazione nella comunicazione un elemento di successo per il loro brand.
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Si torna a quanto detto qualche post fa: "co-creare è un processo complesso, che richiede tanto lavoro, ben diverso dal dire: fate un po' voi."
sono convinto che la co-generazione di contenuti di senso richieda comunque delle linee guida (e quindi una progettazione, concetto che a differenza di jannis non considero necessariamente relegato ad una visione 1.0) designate da parte di chi si fa carico di suggerire (concordo con la citazione di Mallarmè) l'evocazione degli effetti di senso, al fine di interagire correttamente con quelle precondizioni sociali che permetteranno al prodotto di manifestarsi.
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