giovedì, maggio 31, 2007

Il tunnel e la creatività 



In questa presentazione il professor Giacomazzi ci spiega che anche le innovazioni hanno un ciclo di vita (che si esaurisce).

Ci sono dei momenti in cui l'innovazione incrementale viene spazzata via da quella radicale.

Ci sono delle persone che hanno una capacità di intuito e di comprendere i segnali forti e deboli, altre invece, soffrono della sindrome da iperclassificazione isterica e devono definire tutto a priori prima di capire che una fase si è definitivamente conclusa e se ne è aperta una nuova.

Non si può innovare da un tunnel.

6 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Bella la citazione di Rogers, ma faccio fatica a credere che si riesca davvero a "superare" questo tipo di processo.

31/5/07 10:18  
Blogger Maurizio Goetz said...

Fai fatica a credere che si "riesca" o che si "voglia"?

31/5/07 10:24  
Blogger Leonardo de Nardis said...

tutti i processi hanno un inizio ed una fine, ma forse il problema è che servono cambiamenti sensati non cambiamenti tanto per cambiare...

31/5/07 15:04  
Blogger Maurizio Goetz said...

Ah certo, i cambiamenti devono avere un senso, cambiare per cambiare, tanto vale mantenere.

31/5/07 15:59  
Anonymous Anonimo said...

scusate e la serendipity dove la mettete? a volte cambiare un poco, tanto per cambiare aiuta a scoprire quello che mai avremmo visto.. Ovviamente nel business non si può esagerare.. ma non si cambia senza un po' di gusto per il rischio.

31/5/07 17:30  
Blogger Maurizio Goetz said...

La serendipity è un concetto che non viene molto preso in considerazione nel business. Si cambia davvero quando è strettamente necessario, non prima.

31/5/07 17:38  

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