giovedì, novembre 02, 2006

Gli alberi dei media non crescono fino al cielo 

Cosa succede quando una campagna pubblicitaria di un grande brand, creata da una grande agenzia funziona più su YouTube che sul Superbowl?

Qualcuno nell'ambiente dei media comincia a preoccuparsi davvero, mentre altri gongolano.

Si tratta della campagna di Dove, della Unilever, l'agenzia è Ogilvy & Mather di Toronto.

Ne parlano su Advertising Age, e il video spot lo trovate qui. (Qualcuno di voi lo avrà già visto perchè ha circolato tantissimo in rete e tanti blogger ne hanno scritto).

Questa volta non commento, fatelo voi.

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Bello! ma Maurizio, quanto è importante la creatività in questo successo e quanto è da imputarsi al "modo di comunicazione/community" prescelto?
Inoltre, non mi stupisce che il Super Bowl abbia avuto un ROI peggiore, secondo te era il programma a target più giusto per Dove?
ciao Pieranna

2/11/06 09:50  
Blogger Maurizio Goetz said...

Il problema a mio modesto avviso che si utilizzano schemi consolidati senza verificare se sono adatti nei singoli contesti. Questo succede da parte di tutti gli operatori. Quando succedono esempi come questo, si dice che quel particolare medium o quella particolare pianificazione non funziona invece di domandarsene le ragioni. L'esempio del Super Bowl è quello di un sistema propositivo che è stato talmente "tirato" che oggi potrebbe entrare in crisi. La soluzione che propongo è quella di ritornare alla ragionevolezza.

2/11/06 10:38  
Blogger Giuliana said...

Maurizio, sono d'accordo con te, tuttavia temo che il tuo invito alla ragionevolezza sia un po' difficile da seguire. gli investitori non sono disponibili a sottoscrivere una pianificazione che, per quanto di buon senso, non sia suffragata da numeri rasserenanti. che è come dire che squadra che vince non si cambia. e se cambia sarà stata sfortuna.
ciao ciao

3/11/06 14:29  
Blogger Maurizio Goetz said...

Cara Giuliana, i fatti sembrano non darti ragione, tanto è vero che grossi investitori si stanno spostando dalla televisione a mezzi più misurabili come internet parlo di American Express, Procter ecc. Se vuoi ti do una serie di link a supporto di quanto affermo.
La tv ha una grande necessità di ripensare il proprio ruolo, ha tutta la capacità di farlo.

3/11/06 14:46  

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