martedì, ottobre 31, 2006

To blog or not to blog 

Faccio fatica a comprendere l'insistenza di molti miei colleghi, stimati professionisti affinchè le aziende si dotino di un blog, quasi fossero evangelisti o rappresentanti di "Blog Incorporated".

Non capisco neanche quale sia il loro vantaggio nel fare consulenza per l'apertura di un blog e per offrirne l'infrastruttura, visto che ci sono così tante valide alternative a buon mercato.

Nei miei seminari o ai miei clienti suggerisco di aprire un blog, solo se sono pronti per farlo, ma dico anche che una volta che ho spiegato loro come farlo, devono fare pratica da soli, perchè nulla è meglio dell'esperienza diretta (errori compresi).

Ci sono poi altri professionisti che si propongono di scrivere sul blog per conto terzi, il risultato sarà una comunicazione anche professionale, ma priva di emozione e pathos

Ci sono aziende e ne sono convinto che non solo non hanno bisogno di un blog, ma che se lo aprissero si troverebbero tra le mani un boomerang.

Sono sempre più scettico quando vedo anteporre gli strumenti alla strategia. So che ne avevo già scritto, ma il dubbio mi rimane.

Credits per l'immagine: Sprucemtsurplus

5 Comments:

Blogger Unknown said...

assolutamente daccordo !
soprattutto mi piacerebbe conoscere le proiezioni economiche di mercato del business blog.
Cioè quanto credono di quotare per attività di consulenza sia tecnica che progettuale riguardo ad un corporate blog.

Saluti
G.

31/10/06 11:01  
Blogger Giorgio Soffiato said...

Il problema si fa serio: le aziende non comprendono che per l'utilizzo di tali strumenti servono risorse dedicate (bastano pochi soldi e poco tempo ma queste due cose mancano sempre), è per questo che è meglio prima trovare le risorse e poi aprire un blog. Inoltre, come nella vita, è necessario farsi sentire solo se si ha qualcosa da dire, in questo senso la rete sta peccando molto ultimamente.

31/10/06 13:56  
Anonymous Anonimo said...

nel b2b, nella maggior parte dei casi, alle aziende basterebbe saper usare/sfruttare "decentemente" i molti strumenti di comunicazione che già sono a disposizione (da anni), senza bisogno di inventarsi un blog.

2/11/06 09:36  
Anonymous Anonimo said...

Permettimi di non essere d'accordo Maurizio.

Chi dentro un'azienda, secondo te, si prende la responsabilità di aprire un blog senza saperne, errori compresi? Il sentimento predominante nei reparti marketing è la paura, figuriamoci se qualcuno si prende la briga di pubblicare informazioni sul web senza il "parafulmine" di una consulenza.

Secondo.
Perchè in qualunque attività di marketing le aziende si rivolgono a dei consulenti e sui Blog non dovrebbero farlo?
A questo punto tanto vale che si stampino le loro brochure e si creino i loro annunci, ne sanno molto di più su quello che sui Blog.

Sullo scrivere per cono terzi sono già più d'accordo. Anche se dipende cosa si intende.

La strategia.
Assolutamente d'accordo. Personalmente quando un azienda mi dice che vuole un blog la mia risposta standard è: "perchè?".

L'errore più comune che vedo, da parte delle aziende, è pensare che un Blog sia uno modo facile e veloce di diventare popolari su Internet, quando è un modo lento e costruttivo di stabilire dei rapporti duraturi.

m

4/11/06 21:57  
Blogger Maurizio Goetz said...

Marco, la mia è naturalmente una provocazione. E' giusto aiutare le aziende ad aprire un blog, ma solo se sono pronte per farlo. E' giusto offrire consulenza a patto che il blog non diventi un'altra tigre da cavalcare come i portali, il marketing virale, ecc. Il corporate blog deve rientrare in una strategia più ampia, altrimenti non si reso un buon servizio alle imprese. Ci ricordiamo come è andata a finire con la consulenza di CRM?

5/11/06 11:13  

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