martedì, maggio 02, 2006

Questione di termini 

In Italia si fa molto uso del termine esclusivo. Tutto è esclusivo, ma più in termini formali che sostanziali. Un ristorante, una discoteca o un hotel da noi sono esclusivi se vi è una barriera all'entrata, se è difficile entrarvi. Esclusivo, viene dal verbo escludere, ovvero decidere chi può entrare e chi no, chi ha la facolta di "accedere".

In un ristorante esclusivo ti devi vestire elegantemente, devi ordinare del vino costoso ed un pranzo costoso altrimenti ti guardano male,

Nella nostra cultura "della bella figura", ad esempio, in un ristorante elegante dove si cena a lume di candela non si portano i bambini.

Ho cenato qui a Cape Town al Societi Bistro, un locale elegante nel centro commerciale Waterfront. Il cibo è ottimo, il servizio ancora meglio.

Il termine esclusivo è associato al servizio. Sembra' strano un ristorante esclusivo in cui portare i bambini e la famiglia, ma qui è possibile. C'è il menu per bambini, il seggiolino per i bambini, vengono offerte le mezze porzioni.

Insomma l'attenzione per il cliente è massima. Nessuno giudica il cliente, come da noi, se si ordina solo un primo, o se il cliente desidera accostamenti strani che allo chef "piacciono poco", Tutto quello che il cliente vuole, può avere se è disposto a pagarlo.

Una vera differenza culturale, in Italia il termine esclusivo è legato ancora troppo all'apparenza, mentre qui a Cape Town è questione di sostanza.

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