lunedì, febbraio 06, 2006

Le follie del webmarketing 

Credo di essere stato una delle prime persone in Italia ad occuparsi professionalmente di webmarketing e ad avere utilizzato il termine. Oggi non lo uso più.

Basta fare un po' di ricerche in rete alla voce webmarketing per imbattersi nelle offerte di società che offrono il posizionamento sui motori di ricerca. L'ho scritto tante volte, ritengo che questa attività per quanto importante, non possa e non debba essere associata al termine webmarketing.

Fare marketing anche digitale è molto di più dell'ottenimento di visibilità in rete. Spero che la lezione del caso BMW (via Mantellini), sia di monito per tutti.

La visibilità senza un progetto sostenibile, non serve a nulla. Le dot com ce lo hanno insegnato.

4 Comments:

Blogger Giorgio Soffiato said...

La sfida è essere sempre sulla frontiera, scappare da chi insegue cannibalizzando termini come marketing prima e web marketing poi, che oggi sono mode, pervadono tutta la rete e non solo, riducendo a pochi cultori coloro i quali hanno il privilegio di conoscere il vero significato di tali termini.

6/2/06 18:51  
Blogger Paola Albanese said...

Partendo dal concetto base delle 4 P del marketing mix che vedono la presenza sul mercato come fattore critico di successo di una strategia di marketing, non possiamo certo negare che la visibilità sui motori di ricerca rappresenti un’operazione di web marketing. Direi anzi che, vista la crescita esponenziale dei motori a livello mondiale, Google, Yahoo! e gli altri siano diventati uno dei principali canali di acquisizione dell’utenza su web. Ovviamente la visibilità sui motori di ricerca deve essere perseguita con un’ottica di medio-lungo termine, attraverso interventi di ottimizzazione che rispecchiano sia le logiche dei motori che quelle dell’utenza target. Tecniche spicce come quelle utilizzate da BMW lasciano il tempo che trovano e ovviamente non sono rappresentative del search engine marketing. Anche nel mondo offline vediamo spesso aziende che, ad esempio, intraprendono azioni di marketing mirate ad incrementare le vendite, in tempi brevi, senza essere sostenute da un prodotto accettabile, ma nessuno si sognerebbe mai di sminuire l’importanza del marketing e dei suoi risvolti.

7/2/06 10:05  
Blogger Maurizio Goetz said...

Paola, non c'è dubbio che la presenza sui motori e più in generale le strategie di visibilità sono un elemento importante della strategia generale di web marketing ma è solo un pezzo. La visibilità senza lo sviluppo di strategie per lo sviluppo della "credibilità on line" e quindi specifiche all'architettura dei contenuti vuol dire fare un'operazione a metà. Quello che contesto è quindi l'equazione web marketing = posizionamento sui motori come si potrebbe evincere da molte offerte che si possano trovare in rete. Il vero problema spesso è cosa succede quando l'utente è arrivato sul sito?
Questo è il punto di inizio e non l'obiettivo finale a mio modesto giudizio.

7/2/06 13:20  
Blogger Unknown said...

Concordo con Maurizio.
Il web marketing comprende anche il posizionamento sui mdr, l'ottimizzazione delle pagine, etc... Poi entrano in gioco l'architettura dell'informazione, l'accessibilità e l'usabilità. Tutti insieme sono elementi sui quali basare una strategia. Diciamo che sono tutti necessari e tutti indispensabili.

8/2/06 14:37  

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