venerdì, gennaio 13, 2006

Il problema dell'anonimato in rete 

Mantellini cita in un suo post un articolo di Bruce Schneier su Wired, sulle ragioni dell'importanza dell'anonimato in rete, che sottolinea quanto il vero problema sia quello che con il termine "accountability" intende la raccolta surrettizia di informazioni su un utente grazie alle tracce che ha lasciato in rete durante tutti i percorsi di navigazione o ai messaggi/commenti "lasciati" in gruppi di discussione o blog.
Nicholas Negroponte aveva già nel 1999, definito questa pratica (con un articolo sempre pubblicato da Wired), come la costruzione del "digital self" denunciandone la pericolosità.

Ne avevo già scritto molti anni fa su Web Marketing Tools, illustrando il caso di Deja News, un motore di ricerca di newsgroups che verso la fine degli anni 90 aveva istituito un servizio per il quale era possibile costruire il profilo di un utente, in base alla raccolta dei suoi messaggi postati nei diversi newsgroup.

Alcuni navigatori si sono molto risentiti quando hanno ricevuto spam relativo ad offerte personalizzate di prodotti e servizi costruite utilizzando "dati sensibili" prelevati in rete. La sensibilità non stava nei singoli dati, ma nella loro raccolta ed organizzazione sistematica grazie al servizio di Deja News. Gli utenti di newsgroup erano infatti consapevoli che le loro opinioni ed i loro commenti andavano a finire su un "medium pubblico" e quindi "a disposizione" potenzialmente di milioni di persone, quello che invece appariva sconvolgente era il fatto che tramite il servizio di Deja News, fosse possibile ricostruire mediante la raccolta dei diversi messaggi postati da uno stesso individuo (anche in periodi diversi) un suo profilo, talvolta molto dettagliato.

Ancora oggi è possibile consultare il database di Deja che è stato nel frattempo acquisito da Google, ma il servizio come era stato inizialmente concepito è stato modificato.

Il tema centrale non è più quindi solo quello dell'anonimato e della privacy, ma più in generale dell'identità in rete. Tanto è vero che oggi si discute moltissimo di Identity 2.0, argomento di cui parlerò in prossimi post.
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