Regole del gioco chiare per tutti
In questo luogo si parla di marketing e di comunicazione, è vero. Concedetemi però una piccola divagazione. Se denunciamo con fermezza, la pratica di una comunicazione urlata, inutile ed un marketing intrusivo, dobbiamo con altrettanta decisione parlare della sfera del pubblico.
Siamo in periodo elettorale e si sa un Comune come quello di Milano, non può aumentare le sue entrate, attraverso la richiesta di maggiori trasferimenti (gli verrebbero negati) o attraverso l'incremento di imposte locali (potrebbe ma l'amministrazione diverebbe impopolare e i riflessi sarebbero negativi anche sulla politica nazionale), allora cosa decide di fare?
La soluzione è la tassazione occulta, ovvero la politica delle contravvenzioni. A periodi più o meno regolari, vengono sguinzagliati su tutto il territorio cittadino, vigili e ausiliari del traffico che si mettono a controllare (a tappeto) le auto in sosta (quando una serie politica dei parcheggi è inesistente) o fermano in certe zone, quasi tutte le macchine che circolano per un controllo.
Il sospetto che si cerchi di aumentare forzosamente il numero di contravvenzioni per fare cassa, è alimentato dal fatto che questi controlli sono stranamente minuziosi. Oltre a quelli di normale routine, libretto, patente, assicurazione, cintura di sicurezza, si controlla improvvisamente, bollino blu, revisione, gomme, lampade fari e qualsiasi cosa che possa essere sfuggita all'automobilista incauto.
Sia chiaro, questo comportamento non è illegale o illegittimo, ma è l'ennesima prova della mancanza di trasparenza nella comunicazione e nelle politiche tra istituzioni, amministrazioni e cittadini. I vigili non dovrebbero fare azione punitiva, ma dissuasiva a meno che le istruzioni a loro impartite siano diverse. Che razza di messaggio viene dato dal "brand Comune di Milano"? Se avete bisogno di fondi perché non lo ammettete pubblicamente? Se invece questa è solo una percezione, perché questo alternarsi di fermezza e lassismo? Se l'azione di controllo è dovuta ad una politica di prevenzione del terrorismo, perché questo accanimento contro l'automobilista?
Le aziende dal marketing inquinante, perdono i clienti, le amministrazioni e le istituzioni dalle pratiche poco trasparenti, perdono le elezioni. Dicono che l'acquisto sia il voto dato alle aziende. Nel caso della politica, essendo il prelevamento forzoso, non rimane altro che il voto.
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