mercoledì, settembre 07, 2005

Il brand non vive di sola pubblicità 

Sono ancora molte le agenzie pubblicitarie i centri media e i loro clienti che destinano la gran parte dei budget di comunicazione a campagne pubblicitarie.

Come ho già scritto in un post precedente, sono diversi i segmenti di utenza impermeabili alla pubblicità e che pur se interessanti, difficilmente riescono ad essere raggiunti.

Le nuove generazioni passano sempre meno tempo davanti alla televisione e preferiscono utilizzare in modo diverso il loro tempo libero, privilegiando la navigazione su internet ed i video giochi come ci spiega questo interessante articolo di Advertising Age (se non riuscite a visualizzarlo dovete registrarvi).

Video Games e la rete possono essere utilizzati per veicolare messaggi commerciali, tuttavia la logica è completamente diversa da quella della pianificazione pubblicitaria.

State tranquilli non scomodo di certo Mc Luhan, ma una cosa mi sembra evidente, se cambia la fruizione dei mezzi da parte dei nostri pubblici, devono necessariamente cambiare anche i linguaggi e le logiche di comunicazione.

1 Comments:

Blogger Pa said...

Nel 2003 il fatturato dell'industria videoludica ha superato quello del cinema in terra americana, un dato che forse non e' stato preso con il dovuto peso, se da alcune aziende.
Per quanto riguarda mc Luhan, ne ha dato un'interessante rilettura De Kerckhove ad Ars Electronica 2005, dal titolo Mc Luhan is still dead? Ovviamente la risposta e' no.

8/9/05 08:33  

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