Il nuovo vantaggio competitivo
Il professor Gianni Degli Antoni continua ad essere una fonte inesauribile di ispirazione. Ogni sua affermazione spesso è stata compresa solo a distanza di tanti anni.
Mi ha particolarmente colpito il suo articolo odierno sulla sua rubrica dal titolo Universale sul quotidiano (free press) E Polis.
La complessità è il cambiamento continuo sono due elementi che caratterizzano le società in cui viviamo oggi. Abbiamo tanto bisogno di specialisti, ma soprattutto in ogni ambito professionale di una nuova categoria di analisti che qualcuno ha definito i generalisti creativi.
Queste professionisti hanno le competenze per "deframmentare la molteplicità di messaggi che i media fanno pervenire a tutti.
Il professor Degli Antoni, svela la ricetta non solo per ottenere un vantaggio competitivo, ma semplicemente per sopravvivere: capire i nessi fra i frammenti che ci pervengono. La conoscenza sui nessi ci aiuterà a deframmentare ciò che i media frammentano.
La scuola, l'università, l'organizzazione delle imprese dovrà mutare per far emergere questo nuovo genere di professionisti, con una visione estesa, pluridisciplinare e creativa al contempo, in grado di interpretare ed anticipare i mutamenti in atto.
Mi ha particolarmente colpito il suo articolo odierno sulla sua rubrica dal titolo Universale sul quotidiano (free press) E Polis.
La complessità è il cambiamento continuo sono due elementi che caratterizzano le società in cui viviamo oggi. Abbiamo tanto bisogno di specialisti, ma soprattutto in ogni ambito professionale di una nuova categoria di analisti che qualcuno ha definito i generalisti creativi.
Queste professionisti hanno le competenze per "deframmentare la molteplicità di messaggi che i media fanno pervenire a tutti.
Il professor Degli Antoni, svela la ricetta non solo per ottenere un vantaggio competitivo, ma semplicemente per sopravvivere: capire i nessi fra i frammenti che ci pervengono. La conoscenza sui nessi ci aiuterà a deframmentare ciò che i media frammentano.
La scuola, l'università, l'organizzazione delle imprese dovrà mutare per far emergere questo nuovo genere di professionisti, con una visione estesa, pluridisciplinare e creativa al contempo, in grado di interpretare ed anticipare i mutamenti in atto.
8 Comments:
i semiologi deframmentano da almeno una cinquantina d'anni... ma sono lieta che qualcuno finalmente remi dalla nostra parte!!!
Si chiama percorso generativo, scompone in livelli per poi comporre in valori, il metodo è rigoroso (e dialoga con il marketing da almeno 20 anni, vedi diversi consulenti - nn molti ma se volete in privato se ne può parlare di chi fidarsi - che come me lavorano con grande soddisfazione dei propri clienti). Lavora sulla comunicazione generata vs la comunicazione intepretata.
E chi lo ha capito sul mercato si riposiziona in due mesi (e non due anni) e sà ascoltare la vox populi. A presto!
ps: generalisti creativi è terribile, sigh!
chiamateci semiologi o semiotici, o al massimo generativi creativi (dalla corrente generativista greimasiana, che studia appunto gli effetti di senso GENERATI dai prodotti comunicativi). Non siamo da mangiare, non mordiamo, non siamo piccoli folletti che si nascondono nei boschi... ;-)
e per fortuna l'università di torino, bologna siena cerca di fare emergere la professione. anche se a fatica (ma è forse più colpa dell'università...).
Daniela hai perfettamente ragione, spero che finalmente ci sia un cambiamento di sensibilità.
Il prof. Degli Antoni è stato uno dei padri dell'intelligenza artificiale in Italia. L'approccio più affine al mio è quello del Knowledge Management e infine sto percependo una grande riscoperta della semiologia. Insomma si tratta di abbattere le barriere e gli steccati verso un approccio transdisciplinare. Sono più di vent'anni che il professor Degli Antoni dice queste cose, che sia giunto il momento buono? Noi comunque dovremmo mettere le nostre idee a fattor comune.
interessante, anche perchè l'esplorazione dell'intelligenza artificiale (lavorando sui tool di sentiment analysis in particolare) unita alla semiotica, dal mio modesto punto di vista, può raggiungere ottimi risultati (tra l'altro rientra in quella tematica accennata a giugno luglio, che al momento non ha ancora visto la luce causa impegni, ma spero di poterti aggiornare quanto prima). A presto!
Per quanto riguarda il termine generalisti creativi, io credo che sia una provocazione, in puro stile Change This, dove trovai il manifesto che ho allegato in questo post. Se lo leggi ne comprenderai lo spirito e ti accorgerai che non ha intenti offensivi ;)
:-)hai ragione, non è offensivo, è solo che ho una naturale allergia al generalismo!!! come individuo in primis, figurati come semiologa!!!
Solo leggendo il manifesto capisci che il "generalista creativo" è una risposta allo "specialista ottuso", quello che i tedeschi chiamano il Fach Idiot. Ho molto amato quel manifesto.
non conoscevo Change This, ora approfondisco thks ;)
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