sabato, gennaio 24, 2009

Cadbury: la vita dopo il Gorilla 

7 Comments:

Blogger EmmeBi said...

A parte il fatto che a me non era piaciuto neanche il gorilla, però capisco che il suo essere "antispot surreale" poteva avere il suo fascino.
Ecco, questo non solo non mi piace, ma mi inquieta.

24/1/09 16:41  
Blogger Maurizio Goetz said...

Non amo generalmente i video virali, ma ritengo che in questo caso i due video di Cadbury siano molto coerenti con un claim semplice ed efficace il video è un momento di relax e buon umore, così come il cioccolato.

24/1/09 16:50  
Blogger EmmeBi said...

D'accordo sul "claim". Però a me quest'ultimo spot angoscia non poco.

24/1/09 17:13  
Blogger Maurizio Goetz said...

perchè ti angoscia? Se è leggero leggero, al limite non lo gradisci.

24/1/09 17:45  
Blogger EmmeBi said...

Non so, mi inquietano e mi angosciano quei volti di bambini. Mi ritornano in mente tutti quei bambini pallidi visti in tanti di film di pseudo horror da Damien a Shining.
Ma mi rendo conto che sono mie personali ossessioni.

24/1/09 23:39  
Blogger Unknown said...

qua si apre un altro tema: questo sarà per tutti "il video dopo il gorilla". Quindi: è possibile che i virali siano un punto fisso dela branding di un'azienda? Non come Nike (che ne fece molti in un tempo limitato): qualcosa come un evento, che ne so, che si fa aspettare. Certo questo è coerente col gorilla, e dovrà la sua viralità non solo a sè stesso, ma anche al famoso predecessore. C'è da pensarci su

25/1/09 09:58  
Blogger Maurizio Goetz said...

Si Baldo, ma tu apri un ulteriore interrogativo, ciò che sta funzionanando per Cadbury può essere deleterio per un altro brand. Temo ci sarà chi copierà in modo acritico un modello di comunicazione che deve essere personale e differenziante. Rimangono i dubbi che tu poni.

25/1/09 10:16  

Posta un commento

<< Home

# html> # # # # ... # # # ... # # # # # # Disclaimer: questo blog è ad alto tasso di innovazione, potrebbe destabilizzare la vostra azienda/agenzia