Prodotti emozionali
Ci sono dei prodotti che assomigliano a dei cuccioli. Sono li sullo scaffale di un negozio e sembrano che ti parlino e ti chiedano con voce sommessa "portami a casa". Sono i prodotti emozionali.
Ce ne sono diversi e hanno la funzione di gratificare il cuore, strappare un sorriso e dare qualche minuto di microfelicità ad un costo limitato. Sono prodotti che danno gioia a chi li regala e a chi li riceve.
Mia moglie ha scoperto la Chocopirina, una medicina per l'anima più che per il palato. Ne ha regalato una confezione alla suocera, una al medico di famiglia, una al pediatra e sembra che la lista sia ancora lunga.
Basta fare un giro in rete, per accorgersi che questo prodotto creativo è un successo. Emozioniamo?
Ce ne sono diversi e hanno la funzione di gratificare il cuore, strappare un sorriso e dare qualche minuto di microfelicità ad un costo limitato. Sono prodotti che danno gioia a chi li regala e a chi li riceve.
Mia moglie ha scoperto la Chocopirina, una medicina per l'anima più che per il palato. Ne ha regalato una confezione alla suocera, una al medico di famiglia, una al pediatra e sembra che la lista sia ancora lunga.
Basta fare un giro in rete, per accorgersi che questo prodotto creativo è un successo. Emozioniamo?
8 Comments:
Io ho un bimbo di 4 anni e avrei molta paura ad abituarlo a quel tipo di formato. Non vorrei che domani ingerisse delle medicine nel blister perché ormai lo associa alle caramelle al posto di continuare a considerare quel formato pericoloso...
Anche io ho dei bambini piccoli, ma il prodotto di cui ho scritto è per adulti ed è responsabilità degli adulti farne un corretto uso. Non si possono lasciare medicinali in giro per casa e solo un genitore sa quale prodotto può dare ai propri figli. Questa volta non mi sento di delegare ad un'azienda quella responsabilità che è solo dei genitori.
nemmeno io... quello che intendo è che in casa mia preferirei non far girare quelle "pillole" per evitare problemi futuri
Ho letto il tuo articolo sui prodotti emozionali in effetti è come dici tu, ma mi chiedo, il bisogno di provare emozioni con un acquisto ci viene dal fatta che abbiamo perso l’abitudine, il piacere di emozionarci per un tramonto, per una carezza data o ricevuta, per un sorriso? Abbiamo perso l’abitudine alle cose belle della vita, non ci emozioniamo più davanti ad un film, ad un libro, davanti al sorriso di nostro figlio o davanti alla bellezza della natura?
E allora ben vengano i prodotti emozionali e dopo che cosa inventeremo per continuare ad emozionarci.
Purtoppo hai ragione tu Giovanni, abbiamo perso la capacità di emozionarci, per questo alcuni prodotti sono dei surrogati. Ma se un regalo semplice come quello che ho descritto ci riesce a strappare un sorriso che c'è di male? Ovviamente il discorso di fondo rimane.
Strano che un piccolo articolo su un prodotto abbia attirato interesse. In fondo è vero che abbiamo perso la capacità di emozionarci per le cose semplici ma è anche vero che siamo sempre alla ricerca di emozioni nelle cose che facciamo, nei prodotti che compriamo, nei libri che leggiamo, le emozioni sono come una droga, hai bisogno di emozioni sempre più forti. E’ sicuramente per questo che i prodotti legati alle emozioni hanno successo.
Mi piace l'argomento delle emozioni tu Maurizio sai che mi diletto nel scrivere e nei miei libri parlo di emozioni e forse per questo che una piccola barretta di cioccolata mi ha attirato, è geniale l'abbinamento che sono riusciti a creare con un prodotto semplice come la cioccolata e le emozioni.
Un elemento di analisi in più in occasione della realizzazione della prossima campagna di marketing del libro.
Le nuove forme di marketing - advertising ( fra cui rientra anche il packacing ) come esperimento di ricerca nell'innovazione della comunicazione.
Estremizzare però spesso rischia di cannibalizzare l'obiettivo della campagna.
http://anonimondo.blogspot.com
Sempre in tema esiste anche la variante ipocalorica... http://www.internetbookshop.it/ser/serpge.asp?type=keyword&x=risatina
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