E' un blog autorevole (parte prima)?
L'autorevolezza di un blog è un argomento estremamente complesso e dai molteplici aspetti.
E' meno problematico definire gli effetti dell'autorevolezza che definirne i contorni.
Il primo elemento dell'autorevolezza di un blog è la sua capacità di essere considerato una fonte affidabile da parte di un determinato segmento di persone (nicchia più o meno estesa), a prescindere dalla tipologia di contenuti che offre ai propri pubblici.
Che cosa è una fonte affidabile?
Un blog affidabile:
E' meno problematico definire gli effetti dell'autorevolezza che definirne i contorni.
Il primo elemento dell'autorevolezza di un blog è la sua capacità di essere considerato una fonte affidabile da parte di un determinato segmento di persone (nicchia più o meno estesa), a prescindere dalla tipologia di contenuti che offre ai propri pubblici.
Che cosa è una fonte affidabile?
Un blog affidabile:
- fornisce contenuti ritenuti di qualità da un determinato segmento di persone
- fornisce contenuti ritenuti interessanti e rilevanti per un determinato segmento di persone
- viene visitato con regolarità (ha un elevato tasso di visitatori fedeli)
- viene considerato un punto di riferimento per chi è interessato a quello specifico ambito "coperto" dal blog
- le opinioni espresse nel blog vengono citate spesso e vengono tenute in considerazione
Quali sono le caratteristiche di un blog affidabile?
- offre contenuti originali, o un punto di vista "inedito"
- offre delle visioni di insieme o delle sintesi particolarmente efficaci
- viene aggiornato regolarmente
- ha un accesso ad informazioni difficilmente ottenibili altrove
- offre un punto di vista dall'interno
- è indipendente e non censura informazioni ed opinioni
- è linkato da altri blog
Come si misura l'affidabilità?
E' estremamente difficile definire un indice sintetico di affidabilità. Alcune classifiche come Technorati e Blogbabel hanno definito alcuni parametri di misurazione, ma senza conoscere a priori le caratteristiche, gli obiettivi e i pubblici di un blog non è possibile progettare metriche corrette.
E' estremamente difficile definire un indice sintetico di affidabilità. Alcune classifiche come Technorati e Blogbabel hanno definito alcuni parametri di misurazione, ma senza conoscere a priori le caratteristiche, gli obiettivi e i pubblici di un blog non è possibile progettare metriche corrette.
- la visibilità non è un indice di affidabilità, ci sono blog molto visibili ma non affidabili
- il numero di commenti e di link non è un indice di affidabilità, spesso sono i post più controversi a ricevere il maggiore numero di commenti
- l'inserimento nel blogroll potrebbe essere un indice di affidabilità, ma spesso i blog non vengono aggiornati
- Ogni misurazione dovrebbe considerare blog omogenei. Blog ludici, di informazione, di opinione e corporate blog rispondono a logiche completamente differenti.
- Per alcuni blog il problema dell'affidabilità non si pone perchè è un concetto privo di ogni significato sia per chi lo cura sia per chi lo frequenta in quanto "strumento di socializzazione".
- Un indice di affidabilità dovrebbe essere costruito con dati quantitativi e qualitativi
Come si misura il ROI di un corporate blog?
Per misurare il ROI di un corporate blog è necessario conoscere a priori i suoi obiettivi specifici.
L'analisi di Pierluca Santoro può essere un ottimo punto di partenza, su cui conto di ritornare. [Sebbene riguardi specificamente gli internal blog, la ritengo molto interessante dal punto di vista metodologico, poichè cerca di definire metriche diverse in funzione di differenti obiettivi]
Per misurare il ROI di un corporate blog è necessario conoscere a priori i suoi obiettivi specifici.
L'analisi di Pierluca Santoro può essere un ottimo punto di partenza, su cui conto di ritornare. [Sebbene riguardi specificamente gli internal blog, la ritengo molto interessante dal punto di vista metodologico, poichè cerca di definire metriche diverse in funzione di differenti obiettivi]
Per chi invece è interessato ad analizzare l'influenza sociale dei blog personali, raccomando l'interessante white paper di Asako Miura, della Kobe Gakuin University e di Kyomi Yamashita della Senshu University.
6 Comments:
In modo piuttosto interessante, il giudizio di importanza di un sito basandosi sul suo gradimento da parte del suo pubblico è alla base dell'algoritmo di ranking di Ask.com.
Al momento sembrerebbe che quello basato sull'assunzione che il pubblico sia sempre lo stesso (google) sia più funzionale.
Detto questo, per me rimane un errore parlare di metriche di autorevolezza, quello che si può e deve fare è migliorare le metriche esistenti che possono comunque tenere conto solo della rilevanza.
Dici che è un errore parlare di metriche di autorevolezza, ebbene il mio è un percorso non sono ancora arrivato ad alcuna conclusione, quindi sospendo il giudizio.
Posso solo dire che:
le metriche dipendono dagli obiettivi
non esistono metriche valide per tutti i contesti
sarà molto difficile trovare indici di sintesi, ma questo non signica che non ci si possa provare.
Sul gradimento tornerò prossimamente è un tema importante.
Maurizio, interessante post anche se non riesco a capire esattamente a quale tipo di blog tu ti riferisca.
Le slides (molto interessanti) che pubblichi sono sugli Internal Corporate Blog per i quali, io credo, il discorso sia a parte!
Stimolante, poi, il discorso riferito al ROI. Chissa' che marketingusabile non sia il giusto luogo (data la credibilita' e popolarita' di cui gode) per fare un ragionamento che potrebbe essere finalizzato a trovare un criterio quanto piu' possibile oggettivo per darne una definizione. L'articolo che citi di Forrester e' un primo passo.
Se il Corporate Blogging stenta a decollare negli USA perche' chi vorrebbe farli non riesce a dimostrare ai CEO che la spesa vale l'impresa, figuriamoci qui in Italia :-(
Marco grazie per la tua osservazione che mi consente di chiarire meglio il mio pensiero. Il contributo di Pier Luca riguarda gli internal blog, ma per me rappresenta un punto di partenza molto interessante non tanto per le metriche che lui suggerisce, che sono ovviamente diverse da quelle relative ad un blog rivolto all'esterno, quanto per l'approccio. Pier Luca suggerisce giustamente di ancorare le metriche agli obiettivi specifici suggerendo alcuni esempi concreti. Mi sembra quindi un metodo condivisibile.
Condivido il ragionamento di Pier Luca, a seconda dello specifico obiettivo si decide la metrica.
E' un po come nell'Email Marketing, nel quale il semplice click-through vuole dire poco se non si conoscono gli obiettivi della newsletter.
Sono curioso di vedere nei prossimi giorni cosa altro scriverai sul gradimento.
Ok Maurizio!
Ripeto quello che ho detto nel mio precedente commento: mi auguro che la vasta platea di cui il tuo blog gode serva, dopo tanto parlare, a creare qualcosa di più concreto intorno a questo argomento!
Cercherò, se il dibattito si svilupperà come spero, di dare il mio contributo!
Buon lavoro ;-)
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