E' guerra
Marco scrive che siamo in guerra.
E' una guerra non dichiarata, ma portata avanti da parte di chi fa di tutto per ostacolare il nuovo che avanza, perchè non ha le competenze per gestirlo e impedisce anche agli altri di innovare.
E' una guerra di cui si sa già come andrà a finire, ma sta producendo gravi danni. Impedisce ai nuovi talenti di emergere, aumenta il gap che ci divide dagli altri Paesi in via di digitalizzazione, ha delle ripercussioni su tutti i settori produttivi e sul servizio pubblico.
E' una guerra soprattutto generazionale, di una generazione che rifiuta di lasciare spazio alle nuove, ma anche una guerra ideologica che contrappone un mondo chiuso che rischia di implodere ad un mondo aperto.
E' una guerra di chi non vuole cedere il "controllo", che non sa che il controllo non lo ha più.
E' inutile soffocare chi oggi vuole esprimersi, creare, innovare, progettare, inventare, condividere, prima o poi ci riuscirà, non ci sono dubbi.
Nella foto le Dance Brigade
E' una guerra non dichiarata, ma portata avanti da parte di chi fa di tutto per ostacolare il nuovo che avanza, perchè non ha le competenze per gestirlo e impedisce anche agli altri di innovare.
E' una guerra di cui si sa già come andrà a finire, ma sta producendo gravi danni. Impedisce ai nuovi talenti di emergere, aumenta il gap che ci divide dagli altri Paesi in via di digitalizzazione, ha delle ripercussioni su tutti i settori produttivi e sul servizio pubblico.
E' una guerra soprattutto generazionale, di una generazione che rifiuta di lasciare spazio alle nuove, ma anche una guerra ideologica che contrappone un mondo chiuso che rischia di implodere ad un mondo aperto.
E' una guerra di chi non vuole cedere il "controllo", che non sa che il controllo non lo ha più.
E' inutile soffocare chi oggi vuole esprimersi, creare, innovare, progettare, inventare, condividere, prima o poi ci riuscirà, non ci sono dubbi.
Nella foto le Dance Brigade
0 Comments:
Posta un commento
<< Home