I blog di marketing e comunicazione
I blog che sto attualmente seguendo con maggiore regolarità, sono quelli che mi stimolano professionalmente.
Il numero di blog che trattano argomenti correlati al marketing, alla comunicazione, alla pubblicità, alle pubbliche relazioni, sono cresciuti ultimamente in modo esponenziale. Sono tenuti nella maggior parte dei casi da professionisti, da studenti universitari o da uomini di azienda.
Si differenziano tra loro, per argomento, per taglio, per stile di comunicazione, ma visto che nonostante l'esistenza di aggregatori, l'attenzione è un gioco a somma zero, i migliori blog hanno saputo anche differenziarsi per l'approccio all'utente, attraverso sapienti strategie di differenziazione.
Se dovessi classificarli, non lo farei quindi solo per l'argomento ma soprattutto per il valore che creano. (Questa è la mia classificazione aggiornata non di tutti i blog, ma di quelli che preferisco)
Il numero di blog che trattano argomenti correlati al marketing, alla comunicazione, alla pubblicità, alle pubbliche relazioni, sono cresciuti ultimamente in modo esponenziale. Sono tenuti nella maggior parte dei casi da professionisti, da studenti universitari o da uomini di azienda.
Si differenziano tra loro, per argomento, per taglio, per stile di comunicazione, ma visto che nonostante l'esistenza di aggregatori, l'attenzione è un gioco a somma zero, i migliori blog hanno saputo anche differenziarsi per l'approccio all'utente, attraverso sapienti strategie di differenziazione.
Se dovessi classificarli, non lo farei quindi solo per l'argomento ma soprattutto per il valore che creano. (Questa è la mia classificazione aggiornata non di tutti i blog, ma di quelli che preferisco)
- I blog di informazione - creano un filtro, selezionano quelle informazioni che sono per me rilevanti, mi permettono un aggiornamento sui fatti più rilevanti che accadono nei settori di mio interesse (media, pubblicità, marketing, comunicazione)
- I blog iperspecializzati - affrontano in modo molto puntuale argomenti di nicchia e costituiscono quindi una fonte autorevole di informazione su temi che spesso non trovano spazio nemmeno nelle riviste specializzate
- I blog di opinione - mi permettono di confrontare le mie idee e mi danno una verifica di quanto i miei pensieri siano più o meno allineati al pensiero ricorrente di professionisti che seguo e stimo.
- I blog di tendenza - mi informano sulle nuove tendenze, ancora prima che si diffondano. Analizzano i segnali deboli e cercano di interpretarli
- I blog di critica - sono quelli che affrontano in modo critico un argomento di mio interesse, pubblicità, creatività, marketing,
- I blog didattici - sono quelli che insegnano ad utilizzare strumenti e prongono modelli applicativi e non solo teorie astratte
- I blog di conversazione - sono luoghi in cui è la qualità della conversazione l'elemento centrale, in cui spesso i commenti sono più importanti dei post. Tutti i blog sono luoghi di conversazione o almeno lo dovrebbero essere, ma certe conversazioni mi interessano più di altre.
- I blog di suggestione - cercano di evocare sensazioni, contengono fatti, opinioni, ma anche immagini, musiche al fine di stimolare la creatività
Non è certo una classificazione esaustiva, ma semplicemente un occasione per dire che il tema del marketing e della comunicazione viene discusso nei blog italiani in modo stimolante e variegato.
La vignetta è di Gapingvoid
La vignetta è di Gapingvoid
Etichette: biodiversità, blog marketing differenziazione strategia, blogging, blogsfera
9 Comments:
BINGO! finalmente qualcuno che la pensa come me (naturalmente su questo argomento). Esemplare il modo con cui hai presentato i blog di marketing e comunicazione.
Un fedele lettore del tuo blog.
Salve, sono assiduo lettore del Suo blog. Mi domandavo, per una maggiore chiarezza perchè non cita i blog che a Suo parere rientrano nella classicazione?
Cordiali saluti!
Ce ne sono davvero molti, non vorrei lasciarne qualcuno fuori. Comunque lo farò sicuramente in un post specifico. Grazie.
se posso aggiungere (da blogger neofita) un criterio, direi *il tono di voce*, cioè il modo in cui si presentano i contenuti.
che diventa contenuto anche lui.
un saluto e complimenti per il blog, che ho inserito nel mio blogroll.
Trovo molto valido l'approccio tassonomico che é stato adottato per realizzare, a breve, una classificazione dei contenuti dei blog dedicati al marketing.
Infatti la tassonomia serve proprio a stabilire delle regole di valutazione della conoscenza, mediante la costituzione di categorie di riferimento.
Probabilmente la tassonomia potrebbe essere sviluppata, in quanto presenta solo alcune categorie: valutando la complessità dei blog che trattano il marketing, si potrebbe specializzare il modello.
Ad ogni modo, proprio per rimanere sul semplice, può essere un ottimo punto di partenza sottoporre alla tassonomia descritta nel post i principali blog di marketing, con lo scrupolo di condurre una propedeutica segmentazione: riferendosi alla cultura di marketing, si potrebbero analizzare i blog allo scopo di associarli ad alcune categorie "universali", come
>> marketing analitico,
>> marketing strategico,
>> marketing operativo.
Riguardo alla pianificazione della comunicazione, suggerirei di modellizzare una tassonomia specifica: ad esempio studiando i blog che trattano in modo precipuo
>> la costruzione del brand,
>>la valorizzazione dell'immagine,
>> la "protezione" del marchio da possibili rischi di tipo reputazionale,
>> le differenti strategie per la comunicazione istituzionale, aziendale, oppure per la promozione dei prodotti / servizi.
Claudio, mi sembra che l'ulteriore livello di dettaglio, che tu proponi aggiunga molto valore ad una classificazione. Non pensavo di spingermi così in la, il tuo diventa un lavoro ;)
Ohmymarketing, si certo, il tono di voce è fondamentale. Ci sono alcuni blog che prediligo proprio per quello.
che ne diresti di farci nome... magari strano e inaspettato, di qualcuno che leggi quasi-più-per-come-lo-dice-che-per-cosa-dice...
Non voglio scontentare nessuno, perchè di blog ne leggo davvero tanti, ma devo dire che ho un debole per il tono minimale, ironico e leggero di minimarketing e per lo stile di David Armano
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