giovedì, maggio 31, 2007

Aspettative ed illusioni 



In questo interessante intervento, Al Seckel, parla delle illusioni ottiche.

E' interessante notare che Al Seckel utilizza le sue competenze, sia per smascherare i "finti fenomeni paranormali", sia in termini progettuali; i suoi studi sulla percezione visiva sono una fonte di ispirazione per diversi pubblicitari negli Stati Uniti.

Conversando con alcuni colleghi svedesi, abbiamo discusso sulla natura controversa del termine "soddisfazione".

La soddisfazione in certi casi deriva dalla corrispondenza tra risultato e aspettativa, in altri casi invece dalla capacità di creare risposte differenti dalle nostre attese, in grado di sorprenderci.

Secondo voi che come si può esplorare il concetto di soddisfazione?

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Forse più che il concetto di soddisfazione, si potrebbe eplorare quello di aspettative, che possono essere sia palesi, esplicite, consapevoli, sia implicite, non consapevoli.
Se la risposta differente dalle nostre attese non riesce ad intercettare un bisogno, a creare un valore, non credo che possa essere soddisfacente. Al massimo, indifferente.
Ad esempio, in un rapporto consulenziale, è fondamentale il momento dell'analisi della domanda, intesa proprio come analisi delle aspettative e dei bisogni espliciti ed impliciti, in funzione dei quali è possibile ragionare di eventuale soddisfazione del cliente.

1/6/07 13:09  
Blogger Maurizio Goetz said...

Credo che i due termini sia strettamente correlati, per questo credo vadano esplorati parallelamente.

1/6/07 13:27  

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