domenica, aprile 22, 2007

Segnali dagli StatiUniti: cadono le prime teste 

Si dice che dagli Stati Uniti provengano sempre segnali decisivi per le tendenze del marketing.

Da tempo i più grossi investitori pubblicitari come American Express, P&G e via discorrendo hanno iniziato a spostare una consistente fetta dei propri budget dalla televisione a mezzi più indirizzabili. A ruota molte imprese hanno seguito l'esempio, visto che gli investimenti su internet sono tornati a crescere in modo molto importante.

La rapida evoluzione nel panorama dei media sta costringendo le imprese a rivedere le loro scelte di marketing e comunicazione, ma non tutti i marketing manager sono preparati adeguatamente. (CMO - Chief Marketing Officer)

Sta facendo molto discutere l'enorme ondata di licenziamenti di marketing manager non ritenuti più adatti ai cambiamenti in atto. Ne scrive la rivista Adweek che riporta una survey del CMO Council Survey.

CMOs are failing at a high rate because they lack the skill sets, credibility and authority to fulfill their often ill-defined jobs. So concluded a CMO Council survey to be released next week that examines the health of contemporary U.S. CMOs, diagnoses the cause of corporate discontent and recommends remedies.

Tra gli ambienti bene informati, si dice che a breve le società multinazionali (imprese, ma anche agenzie pubblicitarie), cominceranno a stare con il fiato sul collo sui manager d'oltreoceano, soprattutto su quelli resistenti al cambiamento.

Se assisteremo nel corso del 2008 a qualche "cambiamento di poltrona" tra i manager, non potremo sorprenderci più di tanto.

Quei manager che hanno più volte dichiarato che per il cambiamento c'è tempo, cominciano a dormire sonni poco tranquilli.
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