lunedì, aprile 09, 2007

Le nuove frontiere della mente 

Io lo so perchè Andrea Granelli, mi ha mandato una copia della sua ultima opera dal titolo "Immagini e linguaggi del digitale: le nuove frontiere della mente", sapeva che l'avrei apprezzata.

Sto leggendo avidamente il libro e trovandomi a metà non mi è possibile darne ancora un giudizio, ma posso dire che il percorso è estremamente affascinante e stimolante.

Gli autori, Andrea Granelli e Lucio Sarno, si propongono di descrivere come la "banda larga" non costituisca unicamente la porta di ingresso ad una pluralità di servizi e contenuti, ma sarà utilizzata soprattutto per comunicare, esprimersi, apprendere e condividere conoscenze ed emozioni. Si stanno quindi aprendo nuove frontiere per innovative forme espressive attraverso le ibridazioni dei linguaggi del cinema, dei fumetti, dei videogiochi, della videoart, della realtà virtuale.....

Attraverso un percorso articolato e molto documentato tra ricerca etnografica, analisi sociologica, antropologia culturale e una visione creativa e rigorosamente umanistica dell'evoluzione tecnologica, viene descritto un nuovo rinascimento in cui arte e tecnologia si incontrano per dare vita a nuove immagini e linguaggi del digitale che costituiscono un nuovo universo simbolico.

Sto maturando la convinzione che proprio attraverso le potenzialità offerte dalla banda larga e dalla diffusione della creatività, è proprio da internet che verranno nuove ispirazioni per i nuovi linguaggi della pubblicità, anche se con ogni probabilità ci vorrà ancora molto tempo affinchè l'influenza di internet sui linguaggi della comunicazione visiva si manifesti in modo profondo.

Credo che il libro di Andrea Granelli e di Lucio Sarno sia una lettura indispensabile per chi è interessato ai temi della comunicazione che cambia.

7 Comments:

Blogger Marco Bonomo said...

Maurizio, è possibile avere un ingrandimento maggiore della copertina? Sul Web non sono riuscito a trovarla. Grazie

9/4/07 22:05  
Blogger Maurizio Goetz said...

Marco, ho preso la copertina da Bol. Il libro è appena uscito e quindi non se ne parla ancora (l'edizione è marzo 2007).

9/4/07 22:10  
Blogger AAA Copywriter said...

Quando ero membro di FidoNet, la sensazione difare parte di un'insieme collaborativo era la stessa che provo da quando ho iniziato a tenere il blog.

Alex

10/4/07 00:33  
Blogger Maurizio Goetz said...

A distanza di anni, le diverse generazioni provano le stesse identiche sensazioni e sono sempre alla ricerca di nuovi modi e nuovi strumenti per esprimersi. Alla fine non ci sono più storie da inventare che non siano già state scritte, si continuano a narrare le stesse, in modo differente. Non lo diceva Borges?

10/4/07 07:56  
Blogger AAA Copywriter said...

Se per quello ti ricordo anche i "corsi e ricorsi storici" di Giordano Bruno. Cambiano i mezzi, non le motivazioni.. :)

Alex

10/4/07 12:44  
Blogger Marco Bonomo said...

Lo chiedo solo perchè ho fatto la tesi su un nuovo linguaggio universale scritto, fatto di segni, e volevo vedere i segni sulla copertina del libro.

10/4/07 21:47  
Blogger Maurizio Goetz said...

Alex, forse la memoria mi inganna, ma non era Giambattista Vico?

11/4/07 08:37  

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