Ci si può fidare di un brand (parte settima)
Ci si può fidare di un brand che basa la sua immagine sulla spensieratezza, quando l'impresa al suo interno sta subendo una pesante ristrutturazione?
Ci si può fidare di un brand che accetta che i suoi fornitori utilizzino mano d'opera minorile?
Ci si può fidare di un marchio che si lascia coinvolgere in scandali finanziari che creano danni ai piccoli risparmiatori?
La risposta è certamente no.
Per questo un brand deve essere compatibile con l'ambiente in cui opera.
Un brand è compatibile se le finalità che persegue sono in armonia con quelle perseguite dagli altri portatori di interesse (dipendenti, clienti, azionisti) e se riesce a contribuire allo sviluppo dell’ambiente in cui opera.
Ci si può fidare di un marchio che si lascia coinvolgere in scandali finanziari che creano danni ai piccoli risparmiatori?
La risposta è certamente no.
Per questo un brand deve essere compatibile con l'ambiente in cui opera.
Un brand è compatibile se le finalità che persegue sono in armonia con quelle perseguite dagli altri portatori di interesse (dipendenti, clienti, azionisti) e se riesce a contribuire allo sviluppo dell’ambiente in cui opera.
Il tema merita successivi approfondimenti.
Stay tuned
Credits per l'immagine: Aish.com
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