Quale partner per un brand?
Da tempo si discute su questo blog sull'evoluzione della pubblicità e più in generale della comunicazione di marketing, al fine di essere più rispondente alle sollecitazioni che provengono da ampie fascie di consumatori.
Lo si è detto più volte, le agenzie di comunicazione e di marketing dovranno cambiare se vorranno soddisfare i clienti finali che stanno diventando (giustamente) sempre più esigenti, e di conseguenza soddisfare gli investitori pubblicitari con campagne e strategie di comunicazione sempre più efficaci e misurabili.
Quali sono i criteri per scegliere un partner?
Joseph Jaffe ha elaborato alcuni criteri, che ha poi successivamente elaborato che possono essere memorizzati con un acronimo molto evocativo: R.E.A.C.H
- Rejecting the status quo and objectively discarding staid and failing paradigms
- Embracing change by entertaining a suite of new tools/options
- Accepting responsibility and a higher level of accountability or marketing efficacy
- Challenging the external partner to adapt.... or to die
- Hiring or investing in talent that can adapt to welcome and capitalize on the rapidly occuring sea changes in marketing
In fin dei conti Joseph Jaffe invita i brand a scegliere partner in grado di portare loro nuovo valore, ma d'altra parte li mette in guardia dal cambiamento per il cambiamento.
Cambiare agenzia non servirà a nulla, se il marketer non opera un cambiamento egli stesso, modificando la sua organizzazione in ottica più orientata al cliente, definendo in modo più preciso gli obiettivi e individuando precise metriche di valutazione dell'efficacia delle strategie.
Solitamente la prima cosa che fa un nuovo brand o marketing manager è il cambiare i fornitori per mostrare una discontinuità con il passato. Il cambiamento fine a se stesso senza una precisa strategia non solo è poco efficace ma può anche essere dannoso.
Occorre scegliere bene i propri partner, ma poi verificare se essi sono sempre nelle condizioni di operare al meglio. Questo occorre dirlo.
La comunicazione deve ripensare se stessa e il suo ruolo all'interno delle strategie aziendali. Questo processo strategico di fondamentale importanza non può e non dovrebbe essere delegato all'esterno.
E' proprio vero che per avere intorno a se ottimi partner occorre essere un ottimo cliente.
L'immagine è di Daveybot
Cambiare agenzia non servirà a nulla, se il marketer non opera un cambiamento egli stesso, modificando la sua organizzazione in ottica più orientata al cliente, definendo in modo più preciso gli obiettivi e individuando precise metriche di valutazione dell'efficacia delle strategie.
Solitamente la prima cosa che fa un nuovo brand o marketing manager è il cambiare i fornitori per mostrare una discontinuità con il passato. Il cambiamento fine a se stesso senza una precisa strategia non solo è poco efficace ma può anche essere dannoso.
Occorre scegliere bene i propri partner, ma poi verificare se essi sono sempre nelle condizioni di operare al meglio. Questo occorre dirlo.
La comunicazione deve ripensare se stessa e il suo ruolo all'interno delle strategie aziendali. Questo processo strategico di fondamentale importanza non può e non dovrebbe essere delegato all'esterno.
E' proprio vero che per avere intorno a se ottimi partner occorre essere un ottimo cliente.
L'immagine è di Daveybot
0 Comments:
Posta un commento
<< Home