martedì, dicembre 06, 2005

Comunicazione ad alta velocità 

Colgo l'occasione per parlare di Alta Velocità, visto che oggi mi trovavo a Torino e sono rimasto bloccato in stazione per la protesta dei manifestanti No-Tav. (Chi non ha seguito la disputa, troverà qui un breve resoconto).

Sulla questione specifica della protesta, non desidero pronunciarmi, perchè non dispongo di tutti gli elementi per poter esprimere un'opinione sufficientemente oggettiva senza cadere nella facile retorica. Posso solo dire che la vicenda è stata gestita in modo pessimo da parte di tutti.

Sono portato a credere che gli interessi in gioco siano tanti e tali che il progetto non verrà fermato dalla protesta, giusta o sbagliata che sia. Ma qualche insegnamento lo possiamo trarre ugualmente:

Gli strumenti della "comunicazione politica e della concertazione", non sono adeguati alle esigenze di una società che si sta profondamente trasformando e che in tanti ambiti sta esprimendo forti disagi che rimangono totalmente inascoltati.

D'altra parte occorre dire che anche la protesta selvaggia e senza progetto è totalmente inefficace perché provoca inutili disagi senza essere costruttiva.

Accanto ai problemi reali e concreti del Paese occorre anche un dibattito urgente sulla comunicazione istituzioni-cittadino, cittadino-cittadino attraverso diverse forme di mediazione.

La comunicazione è un problema troppo importante per lasciarla ai comunicatori.
Ci sono intere categorie che non sanno comunicare: i politici, i medici, le banche, le amministrazioni pubbliche.....

L'Alta Velocità e l'ennesima dimostrazione che il progresso tecnologico e quello sociale, viaggiano... a velocità molto differenti.

L'immagine è di Isabelle Cardinal.
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